Un invito prestigioso per la cantante sarda che venerdì 22 dicembre sarà accompagnata sul palco maghrebino dall’algherese Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso e dalla inseparabile voce di Simonetta Soro
ALGHERO - Nel circuito della world music mondiale si dice che starebbe ai paesi mediterranei come Mercedes Sosa al Sudamerica. Elena Ledda, la cantante di gran lunga la voce più nota della Sardegna all’estero, dopo l’appuntamento cagliaritano con l’European Jazz Expo e la fortunata collaborazione con Antonio Placer, riparte alla volta del Nord-Africa alla scoperta dei nuovi lidi del Mar Mediterraneo, per approdare stavolta in una terra straniera incredibilmente ricca di tradizioni e di un immenso patrimonio musicale: l’Algeria. Sarà la prima volta che un’artista sarda varcherà il complesso e straordinario paese ad ovest dell’Africa Mediterranea per partecipare ad una delle più importanti rassegne algerine che si tiene nella capitale: il “Festivalgèrìe 2006”, il Festival Culturale Internazionale della Musica Andalusa. Una grande manifestazione musicale che assegnerà ancora una volta al Mare Nostrum il ruolo di protagonista, quale luogo di pace e di incontro tra le diverse culture che compongono il vastissimo patrimonio comune a diversi paesi del Mediterraneo occidentale che ha subìto nei secoli il fascino delle influenze beduine, marocchine, spagnole, francesi e nord-africane, raccogliendo sotto un’unica denominazione la fusione fra tutte le rispettive sonorità: la musica andalusa. Una combinazione sonora nata in Andalusia, più di mille anni fa, nei secoli della dominazione araba e che fonda le proprie radici negli elementi comuni che la cultura musicale araba, cristiana e ebraica hanno mantenuto in questo millennio. Oggi per la prima volta l’Algeria chiama il confronto con i vicini dirimpettai sardi che abitano nella terra “di fronte” attraverso la splendida voce di Elena Ledda, i suoi canti sacri e le struggenti canzoni cantate in limba che raccontano l’amore e la passione per la sua isola. Un invito prestigioso per la cantante sarda che venerdì 22 dicembre sarà accompagnata sul palco maghrebino da Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso e dalla inseparabile voce di Simonetta Soro. Ma anche una partecipazione privilegiata, perchè vede Elena Ledda e il suo gruppo quali unici rappresentanti europei del Festival e, la stessa soprano di Selargius, tra le poche donne invitate a testimoniare il canto della propria tradizione, in un paese che attraversa ancora una situazione politico-religiosa molto difficile e dove è noto che la vocazione musicale femminile viene talvolta vissuta come trasgressiva, scontrandosi con le ferree regole moraliste della società araba, ma al contempo fortemente apprezzata sui palchi delle diverse culture musicali che dipingono l’Algeria come un paese che mostra curiosità e attenzione al bagaglio delle proprie tradizioni e di quelle oltremare, sostenuta da una caratteristica tavolozza ricca di incredibili sonorità arabo-andaluse e da solide usanze. Il Festival Jazz in Sardegna – European Jazz Expo non poteva che cogliere questa occasione per consolidare un rapporto già avviato con uno dei principali festival algerini che, attraverso una serie di iniziative e scambi culturali, confluirà nella prossima edizione del 2007 in una stretta e sorprendente collaborazione che vedrà l’Algeria quale probabile ospite d’onore, con la sua grande musica chiamata a inaugurare il terzo appuntamento del Festival sardo che sempre più mostra il proprio interesse al jazz oltre i suoi confini, tra storia, modernità, contaminazione e tradizione.
nella foto Elena Ledda
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