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Luigi Coppola 16 marzo 2007
Le notti jazz al Poco Loco
E’ partita la sesta edizione “April Jazz”. Il fine settimana con i supporters della rassegna. Sabato notte il rock di Way Out. Grande attesa per Jerry Bergonzi Quartet in programma giovedì 22 marzo


ALGHERO - Inaugurata la sesta edizione April Jazz al Poco Loco con il concerto introduttivo di Ecaroh’s Flight che ha dedicato il prologo 2007 all’opera musicale di Horace Silver, uno dei padri del Jazz contemporaneo. In attesa della seconda serata del cartellone, in programma il prossimo giovedì 22 marzo, la più rinomata Casa del Jazz di Nord Sardegna, offre un fine settimana in linea con la grande musica festivaliera. Alessandro Pulino (chitarra elettrica, acustica & voce), Massimo Canu (basso & voce), Andrea Lubino (batteria, percussioni & voce), al secolo Big Balls si esibiranno venerdì notte dopo le proiezioni video. La formazione si riunisce per la prima volta nel dicembre 2005 per volontà di Puccio Pulino (chitarra & voce) e Massimo Canu (basso & voce). I musicisti propongono un repertorio di cover versione unplugged che spazia nei diversi stili del rock/pop internazionale (Beatles, CSNY, David Bowie, Police, Sting, Stevie Wonder, Ben Harper, RHCP, ecc.). Nel 2007 entra a far parte del progetto anche Andrea Lubino (batteria, percussioni & voce), rendendo così possibile l’esecuzione dei brani sia in chiave elettrica che acustica.

Il fine settimana continua sabato notte con l’esibizione delle Way Out. Fabrizio Guelpa alla batteria, Bachisio Ulgheri alla chitarra (lo ritroveremo in palinsesto, giovedì 29 nel concerto del Mudras Quartet), Cristiano Caria al basso e la voce di Barbara Chocholacova, propongono cover rock dagli anni ‘70 ad oggi con un sound molto particolare considerando l’estrazione musicale di ogni singolo componente della band. Il loro repertorio spazia da brani di S.E.D.I., J.Joplin fino ai più recenti J.Bucley, Red Hot Chili Peppers & Skunk.

Grande attesa per il secondo concerto del palinsesto April Jazz 2007, in programma giovedì 22 marzo. Jerry Bergonzi è uno dei più espressivi musicisti jazz dei nostri tempi. Ha dedicato la sua vita e la carriera musicale all’espansione delle sue concezioni stilistiche riguardanti il sassofono ed alla messa a punto di proprie e avanzate concezioni armoniche. Sarà supportato da musicisti di provata stabilità tecnica: l'impeccabile Renato Chicco al piano, il solido contrabbasso di Dave Santoro e il fantasioso incedere del drumming di Andrea Michelutti. Bergonzi merita un posto nell'Olimpo del jazz per la voce robusta del suo sax, e se certamente il sassofonista è riconosciuto dagli esperti come colui che ha meglio assimilato, metabolizzato e, se si vuole, che più di tutti i tenoristi bianchi incarna la lezione coltraneana, riuscendo a suscitare per questo grandi emozioni, la sua resta tuttavia un'espressività assolutamente originale.

Jerry Bergonzi, nato a Boston da genitori italo americani, è stato definito da Down Beat a "Tower of Power". I jazzisti di tutto il mondo gli riconoscono una indiscussa maestria strumentale e apprezzano la genialità delle sue composizioni e del suo stile che ha riunificato molti dei principali dialetti del tenorismo moderno in uno stile, fraseggio, vocabolario e un suono personale che inglobano, sintetizzano e danno nuova luce agli stilemi di Rollins, Coltrane, Joe Hendersone e Wayne Shorter. Jerry Bergonzi è l'autore di alcuni manuali di teoria e pratica jazzistica, pubblicati dalla casa editrice tedesca Advance, che sono fra i più studiati dai musicisti delle nuove generazioni in tutto il mondo. La sua influenza sui musicisti è enorme sia per il suo stile che per le sue innovative concezioni musicali ed è anche un celebre e ricercato insegnante. Bergonzi, oltre i sassofoni, suona anche piano, basso, batteria ad eccellenti livelli. E' non solo un musician's musicians ma anche un sassofonista di culto fra molti jazz fans in tutto il mondo, in particolare fra quelli meno soggetti alle mode e alle chimere del marketing discografico. Uomo schivo, gentile, riservato e poco incline alle pubbliche relazioni, integralmente posseduto dalla musica che suona con indomabile energia e feroce dedizione produce una musica di grande impatto e forza vitale che da vita ad un’intensa e drammatica "poetica dell'inquietudine" pervasa da una virile urgenza espressiva sia nelle sue composizioni originali che negli standards che spesso reinventa di sana pianta. E' anche considerato un superbo interprete di ballads che da sempre sono il vero test per qualsiasi jazzista giunto alla maturità. Attualmente Jerry Bergonzi insegna teoria e pratica del jazz al New England Conservatory of Music e si esibisce sia come free lance che come leader di propri gruppi in tutto il mondo. Jerry Bergonzi come leader e sideman ha registrato con: Bobby Watson, Kenny Barron, Victor Lewis, Franco Ambrosetti, Mulgrew Miller, Dave Brubeck, Mike Stern, Michael Brecker, Alex Riel,etc... Reduce dal Jazz Festival di Ronciglione di fine febbraio, il Quartet regalerà un nuovo appuntamento di alta categoria in esclusiva per Alghero.

E’ consigliabile prenotare l’unica serata al Poco Loco contattando il 079.9731034.
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