Pater Mediterraneo e Jeffrey Quartet sono i gruppi protagonisti happy hours nelle notti catalane. Pina Muroni è la voce di questa sera con la tromba di Sanna Passino. La notte rock del sabato batte nei drums di Daniele Russo con il canto di Jeffrey
ALGHERO - Il fine settimana musicale propone due piatti forti al Poco Loco con i concerti dal vivo d’alto impatto. S’inizia questa notte intorno alle 23. Dal primo portale italiano specializzato, jazzitalia.net sappiamo che “Pater Mediterraneo” si costituisce, da un'idea del chitarrista Mauro Mibelli, in maniera ufficiale nel 2000, dalle ceneri del gruppo Musikando e poi dalla band "Mediterraneo. La formazione attuale, costituita da sei elementi, proviene da importanti percorsi di studio maturati prevalentemente in ambito classico e jazzistico. Solo nel 2002 diventa "Pater Mediterraneo" assumendo così la sua definitiva connotazione e ponendo senza dubbio al centro dell'ispirazione le sonorità e i ritmi propri di questo "territorio". Il progetto musicale nasce in Sardegna dove è cospicuo il patrimonio di spunti sonori da cui attingere e al quale rendere, in termini di rielaborazione, una saggia proposta alternativa. Parte da questo privilegiato osservatorio l'attuale ricerca, in sintonia con la filosofia "Pater Mediterraneo" ovvero "suoni, l'isola senza confini", che sposta l'attenzione su tutta la musica popolare d’area mediterranea. Dopo un primo periodo caratterizzato da un repertorio di brani tradizionali sardi riletti in chiave soprattutto jazzistica, ora il repertorio e il personalissimo sound "Mediterraneo" è certamente caratterizzato da una fusione di stili, che non dimentica le radici popolari ma le valorizza con venature rock, sapori latini.
La formazione comprende: Pina Muroni (voce solista), Giovanni Sanna Passino (tromba), Mauro Mibelli (chitarra), Paolo Spanu (contrabbasso), Luca Sirigu (piano) e Peppe Albanese (percussioni).
Pina Muroni canta in cori polifonici dall'età di 15 anni. Studia pianoforte e violoncello presso la Scuola Civica di Nuoro. Si perfeziona in canto artistico al "Canepa" di Sassari. La sua attività spazia tra vari generi quali la polifonia antica, il jazz e la musica etnica, musica a suo modo sofisticata e ricca di colori dove a turno spiccano tutti gli strumenti.
Il disco "Pater Mediterraneo", registrato e mixato nello studio Casagliana di Raffaele Musio, ha segnato una svolta nel percorso artistico del gruppo. La caratteristica primaria dell'incisione è la presenza di testi in sardo, anche nei tre brani originali, con la sola eccezione del tradizionale “La Corsicana”, in dialetto gallurese. Riadattamenti dei testi, musiche ed arrangiamenti sono stati curati dall’attuale formazione “Pater Mediterraneo”. In particolare “Lettolos”, (Mauro Mibelli – Pina Muroni), “Adios” (Paolo Spanu), “Tristos Ojos” (Luca Sirigu). Gli altri brani, riarrangiati ed inseriti nel progetto, sono i tradizionali “Duru Duru e Dilliriende” e la bella poesia di Peppino Mereu, utilizzata anche dai nuoresi “Kenze Neke”, "O Sardigna". Il disco é stato presentato nel giugno 2002 al Museo Man di Nuoro.
La notte del sabato è rock con le rivisitazioni anni ’70 di Jeffrey Quartet. I mostri sacri dell’epoca, da Otis Redding ai Led Zeppelin negli arrangiamenti originali di Vittorio Pitzalis, Silano Lobina, Daniele Russo e la voce di Jeffrey. Le proiezioni video e la tipica gastronomia della casa completano il ricco palinsesto curato nella consueta direzione artistica di Massimiliano Saba.
Nella foto: Pater Mediterraneo
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