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Red
5 maggio 2017
Parte il Giro d’Italia del pecorino
I pastori sardi rischiano l’estinzione. Per questo Coldiretti Sardegna insieme alla Rete solidale che ad aprile ha portato mille pecore ai pastori di Cascia, parte per il giro d’Italia solidale del Pecorino. Il via oggi ad Alghero in coincidenza con il Giro100

ALGHERO - «In questi mesi di grande sofferenza per i pastori – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cuabu - i sindaci ci sono stati sempre vicini (hanno deliberato l’adesione al Comitato di crisi del comparto e hanno partecipato in massa alla manifestazione del 1° febbraio scorso a Cagliari), dandoci la forza di andare avanti in questa difficile battaglia. Ci appelliamo a loro affinché non acquistino solo tre forme di Pecorino al prezzo equo di 6,20 euro al kg ma siano ambasciatori presso i colleghi di oltre Tirreno. Vogliamo che questa iniziativa diventi il più grande giro della solidarietà d’Italia».
«Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica italiana dando forza alla battaglia di trasparenza e organizzazione del comparto – prosegue il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - e allargare la rete solidale a tutto il mondo associazionistico e sociale per contribuire a scongiurare l’estinzione dei pastori, ognuno secondo le proprie possibilità, acquistando e consumando il pecorino. In questo modo tutti contribuiranno».
Coldiretti Sardegna e la Rete del Giro d’Italia solidale del pecorino romano seguirà tutte le tappe del giro d’Italia. In ogni tappa ci saranno degustazioni di Pecorino romano. «L’iniziativa non si fermerà domenica a Cagliari quando i ciclisti lasceranno la Sardegna ma anzi comincia allora – spiega Battista Cualbu –. Vogliamo che questo importante momento sportivo ci dia lo sprint per vincere la nostra battaglia di civiltà. Abbiamo già l’adesioni di tanti sindaci oltre che molte associazioni ed enti come la Conferenza Episcopale sarda, la rete di Campagna Amica, Casiss, Prociv Italia Sardegna, Fasi, Lions, Associazione culturale Istentales e tante altre stanno arrivando in queste ore. Chiediamo l’aiuto di tutti a cominciare dai giornalisti, affinché si aiutino i pastori».
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