Viaggio tra parole, note ed emozioni con “Baa-Bà!/storie, ricette e preghiere... fatte a canzone”, originale e coinvolgente spettacolo/concerto di e con l´artista di Masullas, protagonista insieme sul palco con Giacomo Deiana alla chitarra, Nicola Cossu al contrabbasso e Massimo Russino alle percussioni, in programma questa sera, in Piazza degli Ulivi
ZEDDIANI - Un affascinante itinerario tra miti e leggende, voci e suoni dell'Isola e del mondo con “Baa-Bà!”, insolito spettacolo/concerto dell'eclettica cantante e compositrice, performer ed attrice Rossella Faa, che oggi (domenica), alle ore 21.30, in Piazza degli Ulivi, a Zeddiani, proporrà una raffinata e sorprendente antologia di “storie, ricette e preghiere... fatte a canzone”. Sulla falsariga dell'omonimo album, l'artista di Masullas interpreterà (sulle note del trio formato da Giacomo Deiana alla chitarra, Nicola Cossu al contrabbasso e Massimo Russino alle percussioni) le dolci e suadenti (ma anche graffianti) melodie ispirate all'amore ed alla solitudine, alla gelosia ed al tradimento, ma anche all'età dell'innocenza ed alla “diversità” di chi giunge da terre lontane tra (auto)ironia e poesia. Un raffinato divertissement, in cui le sonorità della lingua sarda (nella variante campidanese) s'intrecciano a suggestioni d'oltreoceano, in un libero gioco di accostamenti e contrasti, tra variazioni sul tema ed inedite “contaminazioni”, in cui l'istrionica cantastorie intesse la delicata trama dei suoi racconti fantastici.
La cultura popolare della Sardegna (con il suo ricco patrimonio di apologhi e canti, filastrocche e favole) offre molteplici spunti tra rimandi alla ricerca filologica ed etnografica ed alle varie forme di sperimentazione musicale e letteraria che si ispirano e “reinventano” la tradizione in chiave (e con sensibilità) contemporanea. Un'intrigante performance teatral-musicale impreziosita da immagini originali ed emblematiche in cui inediti madrigali e ricordi di famiglia, bozzetti di via paesana e ritratti di donne straniere si sposano agli echi del Centro e del Sudamerica (dalla Bossa Nova ai ritmi di Cuba) ed alla libertà d'improvvisazione del jazz per l'evento firmato Teatro del Segno, con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Zeddiani. “Baa-Bà!”, progetto originale nato intorno all'idea di affrontare l'universo femminile nelle sue diverse sfaccettature, compresa l'inclinazione alla “singletudine”, da cui è scaturito l'omonimo album (fresco di “ristampa” in forma di libro/cd e disponibile nel foyer per chi desiderasse un souvenir della serata), descrive il mondo “dalla parte delle bambine” con uno sguardo attento all'attualità. Tra la dolcezza di una ninna-nanna (“Ninna Pippia”) per fugare incubi e paure dell'infanzia, e la melodia meravigliosa e struggente de “S'Acqua 'e s'Oru”, affiora l'insolito ed efficace ritratto di “Arrannegadedda”, da cui trarre consiglio su come reagire alla malinconia compiendo “atti contrari”, accanto alla deliziosa “Cannacca Macca” sul senso prezioso della “diversità” a fronte di pregiudizi e timori, quasi e presagire la ricchezza di una società multietnica.
Focus sull'amore (con la tenera storia di “Ta bellu su domminigu” e la preziosa ricetta dei“Malloreddus cun bagna” con uno speciale rituale per propiziarsi il favore di Nostra Sennora 'e sa Cos'e Pappai), emblematica proiezione del legame tra eros e cibo, in una curiosa e felice commistione, o confusione, tra sacro e profano. Poesie in musica, tra inquietudine e ferite del cuore, come “Soba” e “Naramì cumment'è”, e storie e voci di di donne lontane, in “Cantanta”, lasciano il posto a virtuosistiche interpretazioni delle varianti della lingua sarda di “Aiaia mia santu 'Idesa”, ed infine una nota di saudade (con il rimpianto per le occasioni perdute) in “Sa vela”. La potenza icastica del sardo (lingua “concreta” dove suono e segno si fondono) ed il potere evocativo della musica danno vita ad una poetica alchimia, per un itinerario intrigante ed a tratti sorprendente fra i labirinti della mente e del cuore, per scoprire le aspirazioni ed i sogni, i desideri ed i timori delle donne (e degli uomini), che restano immutati nel tempo, a tutte le latitudini ed in tutte le epoche, e si traducono nell'individuale ricerca della felicità.
Nella foto: Rossella Faa
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