ALGHERO - «Le forze del centrosinistra si ritrovino nell'immediatezza. È necessario discutere, chiarirsi e soprattutto ritrovarsi. E' bene consolidare un percorso comune, portando ciascuno il valore aggiunto delle proprie idee e della propria sensibilità, avendo la volontà e la capacità di trarne la sintesi migliore per presentare un progetto credibile e convincente alle prossime amministrative. Ritengo che occorra ripartire dal gran lavoro della consiliatura che volge al termine e da un sindaco uscente, Mario Bruno, che ha il mio pieno sostegno e intorno al quale auspico la convergenza di tutte le forze democratiche, progressiste e autonomiste presenti in città».

Raimondo Cacciotto, già vicesindaco ad Alghero ed ex consigliere regionale del Partito Democratico, primo dei non eletti in occasione della competizione elettorale di febbraio per il rinnovo del Consiglio regionale sardo, si appella al pragmatismo ed al buon senso chiedendo di «tracciare un percorso comune che tenga conto delle numerose progettualità, e dei grandi passi avanti compiuti, che hanno cambiato e cambieranno in meglio nei prossimi anni la città». Per Cacciotto, indicato da molti come l'erede politico di Mario Bruno, non ci sono alternative per il prossimo futuro.

«Apprezzo il percorso fin qui costruito con le interlocuzioni fra il Partito Democratico e le singole forze politiche - sottolinea - ora è però necessario un tavolo unitario in cui confrontarci con franchezza e lealtà su ogni aspetto programmatico e politico, e dipanare le divergenze che eventualmente emergeranno. Avverto la delicatezza del periodo storico nel quale ci troviamo, e la responsabilità di intraprendere un cammino che restituisca autorevolezza alla politica e riaffermi il rispetto delle istituzioni democratiche di questo paese» conclude Raimondo Cacciotto che si tira fuori dalla possibile competizione per la candidatura a sindaco in previsione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Alghero (nella foto).