Marco Di Gangi, tra i papabili della prima ora a ricoprire il ruolo di candidato sindaco nel Centrodestra e indicato sul tavolo di venerdì da Fratelli d´Italia, lancia un durissimo attacco agli "alleati". Parla addirittura di «prestigiatori della politica» e «sondaggio farsa»: poi si appella all´ex sindaco Tedde
ALGHERO - Il caos è servito. «Vista l’impasse e le difficoltà a trovare una soluzione unitaria, dovremmo essere tutti disposti a fare un passo indietro e chiedere a Marco Tedde di fare un sacrificio e, con alto spirito di servizio, mettersi a disposizione della città come candidato a sindaco». Parole di Marco Di Gangi che di prima mattina, dopo una presumibile notte insonne per le continue telefonate che da ieri sera si rincorrono tra i protagonisti della moderna destra locale, chiede un clamoroso ritorno al 2011 nel tentativo di sedare il marasma. Che la situazione fosse di pantano totale si poteva tranquillamente presagire. Ma dopo la riunione di ieri sera nella sede del Psd'Az c'è la sensazione che si sia ulteriormente rotto qualcosa: l'imboscata costruita a tavolino a Mario Conoci, indicazione di Lega e Psd'Az (i due partiti forti in Regione), non è certo a cosa porti [
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Ci pensa comunque Di Gangi, tra i papabili della prima ora a ricoprire il ruolo di candidato sindaco nel Centrodestra e indicato sul tavolo di venerdì da Fratelli d'Italia, a infuocare una situazione già di per se surriscaldata. «Da cittadino, prima ancora che da potenziale candidato a sindaco il cui nome, ovviamente, neanche compare nel fantomatico sondaggio, pur essendo il mio nome presente da tempo nel confronto pubblico, resto perplesso e mi chiedo quale potrebbe essere la credibilità e il futuro di un percorso costruito su queste fondamenta» sottolinea facendo "carta straccia" del sondaggio commissionato proprio da Forza Italia e utilizzato per imporre il nome di Nunzio Camerada agli alleati.
«Il “tavolo” cittadino del centro destra e i suoi componenti hanno ancora una grande opportunità, quella di mettere all’angolo i furbetti della politica, quelli che fanno il gioco delle tre carte per tirare a campare e fregare tutti gli altri» è la sferzante constatazione di Di Gangi. «Hanno ancora i margini per fare una scelta ponderata e fondata su motivazioni nobili che tenga in considerazione non tanto gli interessi di questo o quel partito, ma dell’intera coalizione e, soprattutto, di Alghero che non ha certamente bisogno di prestigiatori, tanto meno di manipolatori della verità» continua Di Gangi, conscio delle parole durissime indirizzate proprio al tavolo della riunione di questa sera. Poi la conclusione: «Alghero ha solo bisogno di persone serie, concrete ed oneste che la amino e la amministrino efficacemente».
Nella foto d'archivio: Conoci, Tedde e Di Gangi
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