Audizione in Quarta commissione dell’assessore regionale all’urbanistica Gian Valerio Sanna sul Piano paesaggistico regionale. L’esponente della giunta: Contro le decisioni dei giudici del Tar non faremo ricorso al Consiglio di Stato ma anzi faremo tesoro degli elementi che ci sono nelle sentenze
CAGLIARI - Audizione in Quarta commissione dell’assessore regionale all’urbanistica Gian Valerio Sanna. All’ordine del giorno dell’organismo consiliare, presieduto da Stefano Pinna (Progetto Sardegna) i problemi relativi al Piano paesaggistico regionale anche alla luce delle recenti sentenze del Tar. L’assessore Gian Valerio Sanna ha sottolineato la necessità di dare un giudizio complessivo, e non per parti, sulle sentenze. Questi atti dei giudici – ha detto Gian Valerio Sanna – sono interessanti e utili per noi che ci avviamo a concludere la seconda parte del Piano. Nelle sentenze, infatti, non si mettono in discussione vincoli e tutele ma si chiarisce la modalità che la Regione deve seguire. Rispondendo alle domande dei commissari dell’opposizione che chiedevano se la Regione intendeva ricorrere al Consiglio di Stato per opporsi alla sentenza del Tar, l’assessore Sanna ha detto che tale ricorso non ci sarebbe stato in quanto il contenuto della sentenza è condivisibile. A chi gli faceva osservare che i ricorsi presentati sono almeno cento, l’esponente della giunta ha detto di essere ottimista e che lo scoglio maggiore, quello sui principi, era già stato superato. Per Gian Valerio Sanna ogni vera azione riformatrice porta ad un aggravio di difficoltà. Sbaglia- ha detto – chi su questi argomenti vuole fare speculazione politica. Il Ppr era necessario per fissare delle regole: La Sardegna, essendo la prima regione d’Italia ad aver redatto il piano, può aver fatto degli errori che possono essere corretti. L’importante è agire nella trasparenza e dare risposte certe alle amministrazioni comunali e ai cittadini. A chi obiettava che, dopo la sentenza del Tar, ci si trova davanti ad una situazione di grande incertezza, Sanna ha specificato che il comma quattro dell’articolo 15, censurato dai giudici, riguarda appena il 4,2% delle oltre 600 pratiche presentate. I commissari dell’opposizione (Pileri di Forza Italia, Murgioni di Fortza Paris) hanno invitato la giunta ad una maggiore chiarezza e ad evitare che in futuro si introducano norme (come il comma 4 dell’articolo 15) dopo la formazione del Piano. Auspico – ha detto in conclusione di seduta il presidente della commissione Stefano Pinna – una sempre maggiore collaborazione tra la giunta e la commissione. Ci aspettano mesi particolarmente impegnativi in cui si deve elaborare la seconda fase del Piano paesaggistico regionale e la legge urbanistica. Temi importanti su cui è necessaria la condivisione di tutti e la più ampia concertazione. La commissione Urbanistica si riunisce giovedì alle ore 10 con all’ordine del giorno l’esame del testo che disciplina il governo del territorio.
Nella foto Gian Valerio Sanna
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