L´assessore regionale difende e mette in risalto l´azione della Regione in materia urbanistica e di protezione dell´ambiente, delle coste e dei centri storici. Sanna punta il dito contro i burocrati
CAGLIARI - L'assessore regionale dell'Urbanistica, Gianvalerio Sanna, rilancia l'azione della Giunta in merito ai provvedimenti adottati in materia urbanistica e di protezione dell'ambiente. «C'è chi si scandalizza e chi plaude alle recentissime indagini avviate dalla magistratura sul rilascio delle concessioni edilizie – scrive Sanna in una newsletter - la stampa, anche in questi primi giorni dell'anno, ha dato ampio risalto ai tanti cantieri posti sotto sequestro dalle diverse Procure dell'isola. Ruspe e cantieri bloccati a Punta Coda Cavallo, sigilli ai palazzoni in costruzione a Cagliari. A Oristano i carabinieri del Nucleo tutela del paesaggio hanno addirittura bloccato il restauro dell'ufficio tecnico del Comune». «A parte le associazioni ambientaliste, che hanno sempre denunciato il mare di abusi edilizi che sono stati perpetrati in Sardegna, qualcuno si è mai chiesto perché ora accade tutto questo? – prosegue Sanna - È l'effetto del cambiamento, della rivoluzione urbanistica avviata nell'isola dalla Regione: delle regole e delle norme certe e uguali per tutti che prima non c'erano. E quando c'erano, queste venivano abilmente aggirate con tanta semplicità. Non è certo un caso che i Giudici dello Stato hanno bocciato i Piani territoriali paesistici: quelle infatti non erano vere norme. Gli effetti devastanti di quei vincoli fasulli sono ben visibili a tutti, non solo lungo le coste ma anche nei centri storici dei nostri paesi». «Fanno ulteriormente sorridere – commenta l'assessore Sanna - anche le affermazioni di alcuni imprenditori quando, ‘innocentemente', sostengono di essere in regola e di avere avuto il parere favorevole della Sovrintendenza. Pareri in molti casi alquanto discutibili e legati, a volte ad una eccessiva discrezionalità del funzionario di turno: ufficio tecnico comunale o Sovrintendenza, non fa differenza. Sono loro, quei burocrati patentati, che anche in questo periodo ove vigono le norme transitorie del Piano paesaggistico, bloccano da una parte concessioni e licenze regolari, e dall'altra autorizzano quelle certamente dubbie. I recenti casi dei presunti abusi edilizi di Cagliari ne sono un chiaro ed inequivocabile esempio. Si è autorizzata la realizzazione di un palazzo a ridosso di un vecchio convento e di altri due colossi di cemento sul colle di Bonaria».
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