ALGHERO – Prime dichiarazioni politiche, tutte algheresi, in merito all’emergenza rifiuti che sta colpendo la Campania. Secondo il partito Forza Paris, in Sardegna si è consumato l’ennesimo atto di prepotenza nei confronti del Popolo Sardo accettando senza concertazione col territorio l’accoglimento dei rifiuti indifferenziati prodotti nella regione Campania per lo smaltimento in diverse aree dell’isola. «Forza Paris non è contraria ad atti di solidarietà nazionale di fronte a situazioni di urgenza ed emergenza nazionale ma è indubbio che queste situazioni debbano essere di volta in volta affrontate e concordate con tutte le rappresentanze dei territori interessati». «Forza Paris considera inconcepibile che lo stato di insularità porti a considerare la nostra terra mondezzaio d’Italia in totale disinteresse con quanto manifestato e voluto da chi in quella terra vive e opera quotidianamente». La nota chiude con l’augurio che quest’ennesimo atto di vassallaggio politico costituisca il momento conclusivo di una amministrazione regionale rivelatasi ancora una volta incapace di far fronte ai problemi veri della Sardegna. Duro intervento anche del Circolo della Libertà di Alghero, che per bocca del suo presidente Farinelli, critica le scelte del Governatore Soru. «E’ una politica malsana quella che non vuole prendersi le responsabilità, ma invece si prende milioni di euro. Una politica che talmente fa schifo puzza anche». «La coldiretti ha fatto sapere che i prodotti alimentari Campani (in primis la mozzarella) hanno subito un forte rallentamento delle esportazioni. Perchè oltre al danno si aggiunge la beffa, la vergogna di fronte al mondo intero. Sono 14 anni che Napoli e la Campania hanno il problema dei rifiuti, sono 14 anni che vengono spesi soldi dei contribuenti. Per cosa? Noi invitiamo tutti i Sardi a boicottare l'arrivo delle navi in Sardegna. Il nostro governatore Soru si dovrebbe vergognare per aver dato la disponibilità di far scaricare i rifiuti non nostri». Il Circolo della Libertà si rivolge a tutte le persone indignate, stanche, che non sopportano più di essere prese in giro. «Scendete in campo con noi, fate sentire e facciamo sentire la nostra voce, la nostra voglia di cambiare seriamente e concretamente il modo di concepire la politica».