Sottoscritto il documento unitario dalle Unioni dei Comuni e dalle Comunità Montane del Nord Sardegna: «Solo ed esclusivamente con il contributo di tutti si può attivare un vero sviluppo e una virtuosa coesione territoriale»
SASSARI - I Presidenti delle Unioni dei Comuni in rappresentanza dei 92 Sindaci, i Presidenti delle Comunità Montane del Nord Sardegna e la Provincia di Sassari chiedono a gran voce di essere pienamente coinvolti nella programmazione delle griglie di intervento delineate dal PNRR «perchè solo ed esclusivamente con il nostro contributo si può attivare un vero sviluppo e una virtuosa coesione territoriale». «Riteniamo superfluo, ormai - sottolineano con un documento unitario - evidenziare come la realtà del Nord Sardegna viva da decenni uno stato di abbandono programmatico con conseguente decennale arretratezza in settori vitali delle comunità. Ciò consegue alle varie crisi succedutesi che hanno portato ad una caduta produttiva molto forte con tutte le immaginabili conseguenze». «La coesione territoriale impone l’ascolto dei rappresentanti del territorio, tutti! Non esistono territori o rappresentanti di prima o seconda classe, salvo non si voglia stimolare l’ormai cronico spopolamento delle zone interne sino ad arrivare al paradosso che stiamo vivendo oggi in Sardegna nella stragrande maggioranza del territorio dove insistono pallidi ricordi di Paesi. L’ascolto dei Sindaci, quindi, come base di partenza di qualunque ipotesi di sviluppo e soprattutto prima che venga erogato anche un solo euro di finanziamento. In questo PNRR tutti dobbiamo capire che più importante del ‘quantum’ vi è il ‘modo’ in cui i soldi devono essere spesi. Solo una progettazione di sistema e armonica può assicurare l’effetto moltiplicatore di quanto si è investito».
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