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Cor 21 ottobre 2021
Pari opportunità Lega: coordina Monica Chessa
Da tutta Italia a Roma per l’insediamento de Dipartimento Nazionale Pari Opportunità Lega Salvini Premier. In Sardegna coordina i lavori del nuovo dipartimento l´algherese Monica Chessa


ALGHERO - Nei giorni scorsi si è riunito per la prima volta il Dipartimento Nazionale per le Pari Opportunità Lega Salvini Premier. La riunione di insediamento del Dipartimento, guidato dall'Onorevole Laura Ravetto, si è tenuta a Roma nella sala riunioni del Gruppo Parlamentare Lega presso la Camera dei Deputati, alla presenza di tutte le rappresentanti di ogni singola regione della penisola, durante la stessa si sono stabilite le linee guida da seguire ed i molteplici temi da affrontare che spaziano dall'attuazione della legge denominata "Codice Rosso", alla parità salariale, alla tutela dei diritti e delle pari opportunità.

Anche la Sardegna in prima fila assieme al resto di Italia è pronta a misurarsi con le svariate tematiche che interessano i processi discriminatori posti alla base del mancato sviluppo della coerenza paritaria in ambito lavorativo, sociale e familiare. La crescita di ogni società si misura in base a quanto questa riesca a interagire in egual modo con i propri componenti a prescindere dal genere, dallo stato economico, dalla autonomia motoria, dalla salute, dal grado di istruzione e dalla propria posizione nel territorio rispetto agli altri. «È arrivato il momento di contare di più tutti, di essere vicini alle categorie più deboli con azioni incisive che determinino un miglioramento tangibile delle condizioni di benessere e di confort di tutte quelle persone che soffrono dell’indifferenza o della scarsa attenzione delle istituzioni».

«Bisogna elevare il piano di appartenenza sociale liberandolo da pregiudizi che ne inibiscono la naturale potenzialità di espressione, le donne devono poter usufruire sia in ambito lavorativo che sociale degli stessi diritti degli uomini, oltre quello sopracitato riguardante la parità salariale. In Italia bisogna creare tutti i servizi necessari a supporto della gestione familiare: asili nido, centri di ospitalità più efficienti per anziani, laboratori con spazi di svago e intrattenimento per le categorie affette da disabilità, oasi di accoglienza per i malati di Alzheimer e molto altro. Una volta che si saranno creati i presupposti per il supporto e l’aiuto alle donne che quotidianamente devono far fronte a tutte le problematiche esistenti nell’ambito della propria famiglia, potranno aprirsi scenari possibili che le vedranno protagoniste in maniera più incisiva nel mondo del lavoro, della politica e del volontariato».

L’economia di uno stato si basa in primo luogo sulla capacità di far crescere il proprio PIL (prodotto interno lordo), aumentando il numero degli addetti grazie all’incremento della presenza garantito dal genere femminile, ci sarebbe una crescita della ricchezza pro capite ed un benessere diffuso di rilevante importanza che rafforzerebbe inoltre anche lo stato. «Siamo pronte a lavorare sodo affrontando battaglie finalizzate alla adozione di nuove leggi che possano cambiare l’attuale modo di affrontare il presente, così da proiettarci in un futuro che sia più adeguato al cambiamento ed alla direzione che il mondo sviluppato ha intrapreso da tempo» conclude l'algherese Monica Chessa, responsabile regionale del neonato dipartimento.
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