ALGHERO - «Sono sempre più imminenti le date di Pasqua, 25 Aprile e 1 Maggio quando la Legge Regionale n.9 del 2006 sul commercio, obbligherà le attività commerciali alla chiusura coatta dei battenti. Questa legge non tiene conto di quelle che sono le reali esigenze degli imprenditori, che invece vorrebbero decidere da soli come e quando svolgere la propria attività». E’ questo il primo commento di Emiliano Piras, vice-coordinatore locale di Forza Italia, sul panorama che si presenta ai commercianti algheresi, e dell’intera Sardegna, proprio nei giorni di massima affluenza turistica. «Una legge – prosegue - che non tiene conto altresì delle esigenze di località turistiche che, come Alghero, aspettano periodi di massima affluenza per poter offrire ai visitatori un servizio il più completo possibile, e perché no anche per migliorare l’economia locale oltre a quella aziendale. La legge in questione – sottolinea Piras - presenta a riguardo una chiara discriminazione territoriale laddove concede deroga di apertura per il 1 Maggio solo a Cagliari e al suo territorio. Questa disposizione presenta dei chiari segnali anti-liberiste poiché obbliga le attività commerciali alla chiusura, quando, come già insistentemente richiesto anche dalla Confcommercio Alghero ai nostri rappresentanti regionali, basterebbe modificarla dando agli operatori la facoltà di aprire anche nei giorni di festa, rispettando ovviamente quelli che sono i diritti dei lavoratori dipendenti». L’ultimo commento di Emiliano Piras di rivela una stoccata ai consiglieri regionali algheresi. «Pare invece che a Cagliari – dice infatti - le nostre istanze non vengano prese in seria considerazione visti i risultati ottenuti da chi ci rappresenta, ma ciò non eviterà, da parte nostra, il perseverare della rivendicazione dei diritti delle nostre attività produttive».

Nella foto: Emiliano Piras, vice-coordinatore di Forza Italia