Lettera del Sindaco al Governtore Soru per scongiurare la chiusura delle attività nei giorni del 25 aprile e 1° maggio
ALGHERO - «A distanza di poco tempo dagli ultimi tentativi di liberalizzazioni attuate dal Governo Prodi coll’obbiettivo, colto solo in piccolissima parte, di colmare il forte “gap” con i mercati internazionali ed intracomunitari, in Sardegna ci troviamo ad oggi nostro malgrado a dover fare i conti con una filosofia che va in direzione esattamente opposta a quella intrapresa dal legislatore nazionale con un norma che obbliga alla chiusura obbligatoria degli esercizi commerciali in alcuni giorni festivi, fatta salva una deroga per Cagliari in concomitanza con la giornata del 1° Maggio». «A tornare sulla spinosa questione m’inducono le accorate istanze degli imprenditori commerciali algheresi e delle associazioni di categoria, tutte indistintamente - sostiene Tedde - spinti dalla crescente preoccupazione per l’andamento generale dell’economia che non lascia spazio a rosee previsioni per la stagione ormai prossima, e l’irremovibile posizione nella quale la Regione Sardegna si è arroccata nonostante le ripetute richieste da parte dei diretti interessati di rivedere l’illiberale e inadeguata norma in questione, giustamente accusata di produrre effetti fortemente distorsivi della concorrenza». «Sul punto si è anche autorevolmente pronunciata l’Antitrust il 31 u.s., che ha invitato il Comune di Roma a rivedere le ordinanze restrittive sul commercio laddove è previsto l’obbligo di chiusura degli esercizi commerciali in occasione di quasi tutte le festività, analogamente a quanto succede in Sardegna», puntualizza il Sindaco. «L’autorità che vigila sulla concorrenza, nel ricordare che già dal 1998 la legge ha liberalizzato l’apertura degli esercizi commerciali nei comuni a economia prevalentemente turistica e nelle città d’arte prevedendo espressamente che gli esercenti possano derogare dall’obbligo di chiusura domenicale e festiva, ha evidenziato che i vincoli all’apertura costituiscono un ostacolo all’ampliamento dell’offerta in danno ai consumatori, i quali in questa fase storica del nostro paese stanno pagando già un prezzo molto alto come le cronache quotidiane ci riferiscono». «Pur rispettando le competenze che la Regione Sardegna ha in questa materia - sostiene Tedde - credo che alla luce della criticità della situazione economica sarda sarebbe opportuno sfruttare tale potere in altri settori lasciando agli operatori commerciali la libertà di organizzare la propria azienda come meglio credono con notevoli benefici per i consumatori finali. Dopo le richieste precedenti, purtroppo rimaste inascoltate, anche quest’anno mi rivolgo a lei per chiederle un gesto di buona volontà affinché si attivi per rimuovere i vincoli che impediscono l’apertura degli esercizi commerciali durante le festività - conclude Tedde - così come suggerito dall’Antitrust, quantomeno nei comuni “ad economia prevalentemente turistica”, fra i quali rientra quello di Alghero. Tale decisione, sono certo, incrementerà la concorrenza fra gli esercenti, incentivando una maggior offerta di servizi commerciali e, soprattutto, amplierà l’offerta a beneficio dei consumatori».
Commenti