Maria Pia stuprata prima da un orrendo ed inutile Palazzo dei Congressi ed ora da una strada a quattro corsie, una vero invito all’alta velocità, che si chiude, alle sue estremità in due strozzature, una delle quali, quella a Nord, con un’immensa ed inutile rotatoria costruita sull’arenile
La nostra città ha conosciuto e continua a sopportare una crescita urbanistica orientata allo sfruttamento dell’ultimo millimetro cubo ritrovandosi conseguentemente ad essere una immensa periferia fatta di quartieri ad alta concentrazione e totalmente priva di piazze e di spazi verdi, oberata da un traffico insopportabile e da un alto livello di invivibilità. In poche parole i cittadini di Alghero sono stati deliberatamente scippati di un bene di loro diritto: spazi comuni da godere e da vivere, e l’impossibilità totale di potersi muovere in bicicletta.
Pensiamo a come vivono questa realtà i nostri bambini. Anche la nuova strada si inserisce in questa devastante scuola di pensiero, retaggio ormai consolidato che non valuta minimamente l’impatto ambientale di qualsiasi opera si metta in cantiere. Maria Pia, questa zona che dovrebbe essere assolutamente considerata come risarcimento alla popolazione per la totale mancanza di piazze e parchi urbani, è stata presa d’assalto da un disegno cieco che ne prevede il totale sconvolgimento senza la minima pianificazione per un corretto uso del territorio: è stata invece stuprata, prima da un orrendo ed inutile (nonché costosissimo) Palazzo dei congressi, che meriterebbe una serie di valutazioni a parte e su cui mi riprometto di intervenire, ed ora da una strada a quattro corsie, una vero invito all’alta velocità, che si chiude, alle sue estremità in due strozzature, una delle quali, quella a Nord, con un’immensa ed inutile rotatoria costruita sull’arenile, per decretare l’immediata fine di quel lembo di spiaggia (si sente e si legge già di qualche sedicente tecnico il quale propone la costruzione di un muretto perché il mare da fastidio alla strada! Ma, non è forse vero il contrario?).
Mi chiedo, era indispensabile una pista per l’alta velocità, priva di corsie di emergenza, senza barriera centrale divisoria, esageratamente illuminata (il progettista è a conoscenza del fatto che nella laguna vivono uccelli e altre specie i quali anche loro hanno diritto al riposo?) e, aspetto gravissimo, senza pista ciclabile che mi pare di ricordare era stata promessa? Io amo andare in bici anche con mio figlio di nove anni, ma ci è vietato, perché usare questo mezzo equivale a programmare un’esperienza ad alto rischio, provare per credere! E che dire della totale mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie che abitano nel Nucleo Maria Pia ai quali è fatto divieto, in uscita di dirigersi verso Fertilia ed in entrata di poter accedere al proprio quartiere? Come si pensa di risolverlo?
Mi rifiuto di credere che il pensiero dei miei concittadini sia quello di vedere strade piene di automobili di un’immensa moltitudine di vacanzieri, ragion per cui la nuova strada è stata pensata, e per cui, in nome di chissà quale modello di sviluppo turistico, si sta barbaramente sacrificando l’ultimo lembo di verde di questa bistrattata città.
Temo che i miei sonni, da ora in poi, saranno più volte interrotti dal lugubre ululare delle sirene delle ambulanze, perché in tanti si sentiranno in diritto di correre come matti nella nuova pista per l’alta velocità.
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