Per i centri storici e l’edificazione dell’agro l’on. Giorico chiede norme meno rigide e procedure più rapide nella legge urbanistica in discussione nella Quarta commissione
ALGHERO - Nel corso del dibattito, in Commissione Lavori pubblici in regione, sulla nuova legge urbanistica, l’on. Giorico è intervenuto, in particolare, su due aspetti: criteri che favoriscano la valorizzazione anche abitativa dei centri storici e la possibilità, agli agricoltori part-time, di realizzare nell’agro volumetrie adeguate al mantenimento delle attività. Facendo riferimento ad Alghero, il cui centro storico richiede particolari attenzioni, ha chiesto che la legge preveda la possibilità di ampliamento qualitativo degli edifici, stabilendo i criteri operativi. «L’ampliamento – ha detto – è una conseguenza del mutato livello di vita e di comfort. In particolare tale intervento, quando riferita a immobili compresi nella zona A, che delimita i centri storici, andrebbe inserito nel piano particolareggiato, senza costringere il Comune a predisporre un nuovo piano». Quanto allo sviluppo dell’edilizia rurale, ha sostenuto che esso merita maggiore considerazione, anche sul piano della dignità urbanistica, avendo i programmi di azione pluriennale di miglioramento un forte impatto economico ed ambientale. Sui vincoli edificatori dell’agro, Giorico ha sostenuto che «ci si deve affidare soprattutto al buon senso, favorendo il ripopolamento delle campagne, unica strada percorribile per lo sviluppo dell’agricoltura e per la sicurezza delle campagne. Quanto alla predisposizione dei Puc (piani urbanistici comunali) sarebbe opportuno – ha affermato l'onorevole – che le direttive della Regione venissero direttamente inserite in legge onde evitare possibile zone grigie nell’interpretazione delle stesse, come qualche volta è successo, anche a livello di funzionari dell’assessorato competente».
Nella foto Pino Giorico
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