La manifestazione, inserita nel circuito Asi Giovani e organizzata dall´Associazione Automoto d´Epoca Sardegna, ha saputo coniugare la disciplina delle prove di precisione con la scoperta di un territorio ricco di storia e cultura
BARUMINI - C'è un filo sottile che lega chi guida un'auto d'epoca: non conta l'anno di nascita, ma la capacità di comprendere il linguaggio di una meccanica che chiede rispetto, sensibilità e competenza. Domenica 1° dicembre, l'Ichnusa Young Driver ha dimostrato come questa passione si trasmetta naturalmente anche alle nuove generazioni, riunendo a Barumini una ventina di equipaggi under 40 per una giornata dedicata all'automobilismo storico nel cuore della Marmilla. La manifestazione, inserita nel circuito Asi Giovani e organizzata dall'Associazione Automoto d'Epoca Sardegna, ha saputo coniugare la disciplina delle prove di precisione con la scoperta di un territorio ricco di storia e cultura. Dopo le verifiche tecniche presso il Centro Giovanni Lilliu, gli equipaggi hanno affrontato un percorso attraverso Barumini, Tuili e Las Plassas, dove ogni curva e ogni cambio di ritmo hanno messo alla prova il rapporto tra conduttore e vettura.
La sosta a Villa Zapata ha regalato uno dei momenti più suggestivi: le automobili d'epoca parcheggiate nella corte storica, con quella naturale armonia che si crea quando oggetti di diversa provenienza temporale condividono la stessa ricerca di bellezza e funzionalità. La visita guidata alla villa ha arricchito l'esperienza, confermando come il motorismo storico sia anche un modo diverso di viaggiare e conoscere. La giornata si è conclusa con la premiazione presso il Centro Giovanni Lilliu, che ha visto sul podio: Federico Onnis Cugia e Alessio Allena (Lancia Trevi) - primi classificati Andrea Murru e Andrea Meloni (Honda NSX) - secondi classificati Sara Caglieri e Bruno Fabbri (Lancia Fulvia Coupé) - terzi classificati.
«Vedere giovani appassionati al volante di vetture che hanno un'età quasi doppia della loro è la dimostrazione più bella che l'automobilismo storico non è nostalgia, ma cultura viva», ha commentato Alessandro Casciu, presidente dell'Associazione Automoto d'Epoca Sardegna. «Queste manifestazioni ci ricordano che la passione per le automobili d'epoca si fonda su valori universali: il rispetto per la meccanica, l'attenzione al dettaglio, la capacità di ascoltare. Valori che non appartengono a un'età, ma a una sensibilità che si tramanda e si rinnova.» L'Ichnusa Young Driver conferma come l'automobilismo storico continui ad attrarre appassionati di ogni età, uniti dalla stessa sensibilità verso vetture che rappresentano non solo un patrimonio tecnico, ma anche una cultura del guidare ormai rara.
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