Per il salario accessorio e all’insediamento dell’Arans. Gli assessori Spanedda e Motzo: Andiamo avanti senza esitazioni. Delibera approvata all’unanimità e basata anche su una risoluzione della Cabina di Regia del Comparto Unico
CAGLIARI - La giunta regionale ha dato il via libera alla ripartizione dei 12 milioni di euro per il salario accessorio e all’insediamento dell’ARANS. Delibera approvata all’unanimità e basata anche su una risoluzione della Cabina di Regia del Comparto Unico: si conferma dunque la volontà di procedere con determinazione nell’attuazione della legge regionale n. 28/2025, avviando immediatamente l’ARANS, l’Agenzia regionale per la contrattazione del pubblico impiego, e disponendo contestualmente la ripartizione delle risorse 2025 per il salario accessorio destinate ai dipendenti degli enti locali.
La decisione, condivisa da rappresentanti istituzionali, tecnici e delle autonomie locali, punta a non rallentare gli effetti della riforma, garantendo un primo segnale concreto ai lavoratori, nonostante l’impugnativa presentata dal Governo. «La Sardegna mantiene l’impegno assunto con Comuni, Province e lavoratori pubblici. La legge sul Comparto Unico prosegue il suo percorso e, parallelamente, garantiamo da subito la distribuzione dei 12 milioni stanziati per il 2025. È un segnale dovuto, atteso e meritato: la Regione va avanti senza esitazioni», dichiara l’assessore degli Enti locali e Urbanistica Francesco Spanedda.
Gli stanziamenti verranno suddivisi secondo i criteri già adottati nel 2024 e condivisi con la Conferenza Regione-Autonomie Locali, per assicurare equità, continuità e rapidità nelle procedure di erogazione. “Abbiamo scelto una linea di responsabilità e pragmatismo: garantire un beneficio immediato, senza rinunciare all’impianto complessivo della riforma”, aggiunge Spanedda. La Cabina di Regia ha inoltre confermato l’indirizzo politico di insediare l’ARANS entro il mese di dicembre, passo essenziale per dare piena attuazione alla legge e per raggiungere la reale equiparazione giuridica ed economica tra il personale della Regione e quello degli enti locali.
Commenti