ALGHERO - Rifiuti, sporcizia e inquinamento: Sono i termini più battuti dai giornali nell'estate ormai alle porte. Un problema lontano, che si trascina ormai da diversi anni, generando sgomento tra i turisti e minando un settore primario per l'economia algherese. Si parla di alberghi e ricettività, ma la politica dovrebbe anche interrogarsi su disservizi cronici che col turismo legano poco.

"Alghero, un’estate nerissima", è il titolo di un articolo publicato da il Quotidiano di Alghero nel settembre del 2007. Purtroppo però la realtà (l'estate 2008) parla ancora la stessa lingua. Un danno che negli anni inizia a farsi sentire, perchè la Ryanair porta nella Riviera del Corallo migliaia di anglosassoni, tedeschi, svedesi e irlandesi, tutti popoli che fanno dell'ambiente e della natura motivo di vita e vacanza.

E il turista una volta rientrato a casa parla, racconta le straordinarie bellezze dipinte nel paesaggio algherese, gli scorci mozzafiato che la costa catalana regala, ma anche la desolante presenza di discariche e sporcizia nelle campagne, nei parchi e in città.

"Scempio all'ombra del Campanile": Si ripete con puntualità disarmante ogni qualvolta la città registra un aumento di presenze. Lo scempio è, infatti, ormai datato. La scorsa estate ecco come si presentava il centro storico all´ora di pranzo. Ma quest'anno sembrava che il tempo si fosse fermato, con gli stessi turisti incantati e sconcertati nell'ammirare la montagna di spazzatura in mostra sotto il Campanile della Cattedrale, in Piazza Ginnasio e in Piazza Teatro.

L'allarme arriva direttamente dai vacanzieri. Peter Dawes, in vacanza in città insieme alla moglie, scrive direttamente al Sindaco Marco Tedde perchè faccia tutto ciò che è nelle sue possibilità per dotare di più diboni e cestini per i rifiuti il territorio, educando i cittadini al loro utilizzo. «Siamo preoccupati per la grande quantità di rifiuti presenti in belle zone di campagna - sottolinea il turista straniero - se la situazione non cambierà in pochi anni la zona sarà una vera discarica». «Abbiamo parlato del problema rifiuti con altri turisti - conclude Peter Dawes - è potrebbe essere motivo di non ritorno in vacanza».