Il paese di Stintino si stringe attorno ai familiari del disperso. «Tragedie che segnano la comunità». Le parole del sindaco
STINTINO - «La nostra comunità è sgomenta e addolorata per quanto accaduto in queste ore a tre nostri concittadini. Ci stringiamo attorno ai familiari del giovane ancora disperso nelle acque del Golfo dell’Asinara e siamo vicini ai due giovani che dal naufragio di ieri hanno fatto ritorno a casa».
Il sindaco di Stintino Antonio Diana parla a nome dell’intera comunità, che ha seguito e sperato sino all’ultimo che tutti e tre i giovani naufragati al largo dell’isola dell’Asinara facessero ritorno. Questa mattina lo stesso primo cittadino ha seguito dalla banchina del porto Mannu di Stintino tutte le operazioni e, assieme agli stintinesi che si erano raccolti al molo, ha accolto a braccia aperte i due giovani riportati sani e salvi a terra dalla motovedetta della Capitaneria di porto.
«Tutta la comunità stintinese – ha detto Antonio Diana – aspetta con ansia di avere notizie sul terzo naufrago che, nonostante le ricerche, risulta ancora disperso». Il sindaco questa mattina aveva allertato i barracelli di Stintino per collaborare con le forze dell’ordine nelle ricerche dei dispersi. Le guardie rurali, al comando di Gavino Depalmas, avevano setacciato la costa del “mare di fuori”, da Punta Falcone a Unia, nella speranza di rintracciare i tre pescatori sportivi.
Sino a quel momento infatti non era ancora noto dove l’imbarcazione dei tre giovani di Pozzo San Nicola avesse fatto naufragio. «Non è la prima disgrazia del mare che colpisce il nostro paese di pescatori ma – commenta il primo cittadino – quando capitano, queste tragedie segnano Stintino e la sua popolazione».
Nella foto d'archivio il sindaco di Stintino Antonio Diana (destra)
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