Sergio Ortu
1 luglio 2004
La litoranea potrebbe diventare una pista ciclabile
Prima di cancellare la strada verranno effettuati dei pettini che congiungeranno la strada del Calik con il litorale. Viale Burruni dovrà quindi sopportare un enorme carico di traffico veicolare soprattutto d’estate

Viale 1° maggio, ossia la vecchia litoranea per Fertilia, lingua di asfalto che corre parallelamente alla spiaggia tra Alghero e Fertilia potrebbe scomparire. Al suo posto una salutare pista ciclabile con piantumazione di vegetazione tipica dei litorali. Non si tratterebbe comunque di una grossa novità visto che di questa variazione di destinazione d’uso se ne parla da tempo e ha sempre trovato d’accordo gli amministratori che si sono alternati alla guida della città. Non a caso la nuova arteria a quattro corsie che costeggia il Calik è stata concepita anche in vista di questa nuova soluzione per la litoranea. Certo dal punto di vista ambientale la cosa può essere salutata con enorme soddisfazione. Infatti eliminando l’asfalto e collocandovi ginepri, pini marittimi, acacie, palme e quant’altro si bonificherebbe una risorsa ambientale vicino al mare fortemente antropizzata e si contribuirebbe alla formazione dell’impianto dunale, una delle componenti fondamentali per una spiaggia. Ma se dal punto di vista ambientale non ci sarebbe nulla da eccepire, analogo discorso non può essere fatto per le ripercussioni sull’accessibilità alle spiagge e soprattutto per alcune attività commerciali che si trovano sulla litoranea. Certo prima di cancellare la lingua di bitume verranno effettuati dei pettini che congiungeranno la strada del Calik con il litorale ma indubbiamente seppure larga e confortevole viale Burruni dovrà sopportare un enorme carico di traffico veicolare soprattutto d’estate. Ora infatti le due alternative per raggiungere la città si spartiscono il carico. E’ comunque abbastanza curioso come l’ufficio tutela del paesaggio si sia svegliato solo ora per sollecitare un provvedimento di pianificazione urbanistica già previsto da tempo. Meglio tardi che mai potrebbe dire qualcuno, ma chissà se questa nuova soluzione per litoranea piacerà solo agli ambientalisti o anche a tutti coloro che vivono o soggiornano a nord della città o comunque tutti coloro che usano la litoranea per i loro spostamenti. Certo è che nel periodo estivo viale 1° maggio è invivibile e pensare di non vedere centinaia d’auto con i loro carichi inquinanti posteggiate sulla spiaggia a pochi passi dal mare fa ben sperare.
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