In evidenza i giovani sardi che hanno studiato nelle scuole del sud Sardegna e della Penisola alle audizioni per i cantanti lirici sardi under 35 svolte al Teatro Ferroviario di Sassari
SASSARI - Sei giovani cantanti lirici in evidenza e uno segnalato (fuori concorso) per le sue qualità canore, è il risultato della terza edizione delle audizioni pubbliche per giovani cantanti lirici sardi organizzate dall’Ente concerti “Marialisa De Carolis” di Sassari. Cresce la partecipazione rispetto alle edizioni precedenti ed emerge la buona preparazione degli studenti delle scuole del sud dell’Isola e del Continente.
La selezione ha visto posizionarsi al primo posto il soprano Elisabetta Farris, 28 anni di Ozieri, diplomata al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Quindi al secondo posto, a pari merito, il soprano cagliaritano Roberta Ledda, 33 anni e diplomata al Conservatorio di Cagliari, e il tenore ozierese Alessandro Mundula (35), diplomato al Conservatorio di Milano. Il terzo posto in graduatoria è andato al soprano sassarese Marta Maria Soggiu (33), diplomata al Conservatorio di Sassari. A seguire quindi al quarto posto il soprano Alice Madeddu, al quinto il baritono Tiziano Castro e al sesto il soprano Francesca Cocco: tutti e tre diplomati al Conservatorio di Cagliari.
Il tenore cagliaritano Damiano Caria, 38 anni, è stato segnalato infine per le sue qualità e capacità tra i partecipanti fuori concorso. Si sono presentati in 23 alle audizioni, che si sono svolte lo scorso 29 aprile al Teatro Ferroviario di Sassari. A questi si sono aggiunti 6 cantanti, che hanno partecipato fuori concorso perché avevano superato il limite d’età stabilito nel bando, cioè 35 anni.
In tutto 13 soprani, 2 bassi, 2 baritoni e 6 tenori, ai quali si sono aggiunti i 3 soprani e i 3 tenori fuori concorso, provenienti in gran parte (13) dalla provincia di Sassari (Alghero, Ozieri, Pattada, Porto Torres, Sassari) quindi dalla provincia di Cagliari (8) e dalla provincia di Nuoro (2). L’obiettivo era quello di effettuare una rilevazione di giovani cantanti lirici nati o residenti nell’isola, così da monitorare lo stato dell’arte e procedere alla creazione di una catalogo regionale.
E questo proposito è stato raggiunto anche con la graduatoria stilata dalla commissione giudicatrice, composta dal vicepresidente dell’Ente concerti sassarese, Antonello Mattone, dal direttore artistico dell’Ente di Viale Umberto, Marco Spada, e da due esperti del settore: il soprano Paoletta Marrocu e il critico Stephen Hastings, direttore della rivista Musica. L’edizione 2009 delle audizioni ha quindi messo in luce la cresciuta partecipazione di giovani aspiranti professionisti alle selezioni dell’Ente. «Una adesione – ha detto il direttore artistico dell’Ente concerti, Marco Spada – che dimostra come i giovani cantanti pensino sempre di più di poter avere una possibilità di passare dal mondo dello studio a quello del professionismo».
D’altronde le edizioni del 2005 e del 2007 hanno consentito ad alcuni cantanti di mettersi in luce e, con il tempo, di superare l’iniziale livello scolastico e dimostrare una crescita personale. Alcuni sono stati anche inseriti nelle produzioni della stagione lirica sassarese, una possibilità che non si esclude neanche per i giovani che hanno appena concluso le audizioni del Ferroviario.
«Per alcuni di loro – ha ripreso Spada – è stato riscontrato ancora un ritardo nella preparazione, in particolare in quelli che ancora sono rimasti vicini al mondo della scuola. Altri hanno ancora un percorso da seguire per proiettarsi oltre l’esperienza scolastica. Tutti comunque hanno ottenuto consigli dalla commissione, che ha instaurato un rapporto dialettico con i giovani, dando loro motivazioni e stimoli nel proseguire la loro preparazione.
«Vedo uno una serie di spunti interessanti e nel complesso la valutazione è positiva – ha commentato il presidente dell’Ente Alessandro Bisail –. La commissione inoltre ha mostrato competenza e precisione, soprattutto nel valorizzare gli elementi positivi presenti nei giovani che hanno partecipano all’audizione». «Questo credo – ha concluso Bisail – rientri anche nella nostra politica, cioè volta a valorizzare le risorse locali i talenti giovani».
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