ALGHERO - Una microalga potenzialmente tossica è stata individuata nel mare di Alghero, in prossimità de "Las Tronas", dai tecnici dell'Azienda regionale di protezione ambientale, Arpas, durante un campionamento eseguito su tutta la fascia costiera nord occidentale dell'isola. Si tratta della
ostreopsis ovata capace di provocare, nel caso di inalazione, disturbi respiratori e febbre che si manifestano nelle 2-6 ore successive e regrediscono dopo le 24-48 ore.
La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga. Questo giustifica i sintomi anche in soggetti che non praticano attività acquatiche e rende il divieto di balneazione inappropriato per limitare l’esposizione.
I principali sintomi determinano tosse, febbre, nausea, raffreddore, vomito e uno stato complessivo di malessere. È una specie tipica dei climi caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è risultata presente anche sulle coste italiane. La fioritura dell'alga è stata già segnalata nelle acque del litorale di Genova ma anche in numerose occasioni in Toscana, Emilia-Romagna e Puglia, già dall'estate 2003-2004. Nel settembre 2008 si è rilevata una fioritura eccezionale nelle Marche, tra il Passetto di Ancona e Sirolo, che ha determinato la chiusura della balneazione nelle spiagge comprese in tale tratto.
Oggi si segnala proprio ad Alghero. Il fenomeno della microalga tropicale si manifesta in condizioni marine favorevoli, con l'alta pressione atmosferica e l'elevata temperatura dell'acqua (25 gradi). L'individuazione dell'alga è avvenuta al "Riservato", la caletta molto frequentata dagli algheresi. Non viene esclusa la possibilità che venga interdetta la balneazione nelle acque dove è stata accertata la presenza della ostreopsis.
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