Nella conferenza stampa di sabato il sindaco e gli assessori Altea e Usai esprimono forte preoccupazione per l’attuazione del decreto salva coste. Già persi 725 posti di lavoro e un danno economico vicino ai 5 milioni di euro. Lunedì incontro con Soru
Sarà un lunedì ad altissima tensione quello che vede il neo Governatore della Sardegna, Renato Soru, di fronte ai sindaci dei comuni costieri dell’isola, allertati dal decreto “salva coste” del 10 agosto, quello che blocca temporaneamente l’edificazione nella fascia entro i due chilometri dal mare. In previsione dell’incontro-scontro, il sindaco Marco Tedde ha convocato sabato 4 settembre una conferenza stampa per esprimere la forte preoccupazione per l’economia della Riviera del Corallo che, per i prossimi tre mesi, verrebbe congelata con una danno a breve termine per il comparto edile e artigianale. “Siamo fortemente preoccupati – ammette Tedde - per il blocco da parte della Regione, ma ancor più allarmante è il sospetto che la Giunta Soru voglia compiere un’inversione di tendenza nei confronti del turismo costiero, privilegiando di gran lunga lo sviluppo delle fasce interne dell’isola”.
Stessa inquietudine traspare dalle parole degli assessori all’Edilizia, Antonello Usai, e all’urbanistica, Luigi Altea, che senza mezzi termini snocciolano una serie di dati tecnici con numeri e percentuali tali da far immaginare quale possa essere nell’immediato il danno economico al sistema produttivo algherese. “Uno degli investimenti di maggior spessore è quello della lottizzazione Monte Agnese – conferma l’assessore Altea - che prevede la realizzazione di un vero quartiere residenziale di 100.000 metri cubi, ma che viene di fatto cancellato dal decreto regionale, e con esso anche alcuni interventi di edilizia agevolata a Maristella ed altri progetti di espansione turistica”.
L’assessore Usai non appare certo più ottimista e molto pragmaticamente si sofferma sulla perdita di posti di lavoro: “Con i dati che abbiamo elaborato per gli anni 2002 e 2003 abbiamo determinato la quantità di personale che non verrà impiegato per le licenze non rilasciate quest’anno. Stiamo parlando di 725 unità lavorative, con una perdita secca nell’indotto che si aggira su 4.820.000 euro”.
Gli amministratori hanno manifestato la propria preoccupazione, ma la speranza è che il Governatore Soru, nella riunione al Carlos V possa fornire dati certi e regole ben precise, senza che venga penalizzato il settore turistico costiero, unica risorsa economica per la Riviera del Corallo.
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