Lo chiede Sergio Milia. Interrogazione al Presidente Cappellacci ed all’assessore regionale del Commercio, per chiedere di rivedere subito le norme che limitano il commercio ambulante
SASSARI - «Da un anno dall’insediamento della Giunta Regionale guidata da Ugo Cappellacci, si aspettano ancora risposte per salvaguardare una categoria commerciale, quella degli ambulanti, che aspettava con ansia la modifica della legge regionale n° 5, voluta dalla Giunta Soru». Lo sostiene il capogruppo Udc in Consiglio Regionale, Sergio Milia, che, con una Interrogazione al Presidente Cappellacci ed all’assessore regionale del Commercio, chiede di rivedere subito le norme che limitano il commercio ambulante.
«Ricordo come, con una interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta, fatta nel maggio del 2008, avessi più volte sollevato il problema, senza però avere mai avuto alcuna risposta - attacca Milia -. la Giunta Soru aveva emanato una direttiva sui criteri di attuazione del commercio su aree pubbliche, disciplinando il sub-ingresso e la reintestazione dell’autorizzazione, stabilendo che il trasferimento per atto tra vivi sia consentito tra parenti e affini entro il quarto grado».
«Questa – ha detto Sergio Milia - è una interpretazione errata ed assurdamente limitativa della norma che produce, come unico effetto, la fossilizzazione del sistema commerciale ambulante. Questo tipo di commercio – sottolinea ancora Milia - proprio per le sue caratteristiche è maggiormente usurante rispetto al commercio fisso e richiede, pertanto, un frequente ricambio generazionale che non sempre può avvenire all’interno della famiglia di origine».
«Sino ad oggi niente è accaduto per modificare una così restrittiva e penalizzante disciplina nei confronti di lavoratori già fortemente colpiti dalla esistente crisi economica e dalla concorrenza dei più facoltosi commercianti asiatici che giorno dopo giorno si stanno impadronendo dei locali commerciali presenti nelle nostre città». «Per questo, constatata la grave situazione di disagio che accomuna centinaia di lavoratori ambulanti, chiedo di conoscere quali provvedimenti la Giunta Cappellacci intenda adottare per evitare, caso unico in tutta Italia, che la voltura della titolarità giuridica dell’impresa possa avvenire esclusivamente all’interno della famiglia di origine degli ambulanti». Questo errato criterio deve essere abolito anche per le altre attività commerciali, conclude.
Nella foto: Sergio Milia
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