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red 28 novembre 2004
Salvacoste, Deliperi promuove una petizione per un buon piano paesistico
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico confermano la loro generale valutazione positiva riguardo il testo unificato del disegno di legge relativo alle misure di salvaguardia provvisorie per la tutela delle coste e la nuova pianificazione territoriale paesistica


CAGLIARI - Per sostenere con la maggiore forza possibile le intenzioni dell´Amministrazione Soru di tutelare le coste e di salvaguardare così anche la primaria ricchezza economica sarda, le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico intendono promuovere a breve una petizione popolare per una forte ed efficace salvaguardia dei litorali sardi.
In una nota stampa a firma di Stefano Deliperi, le associazioni ambientaliste affermano che «l´approvazione della recentissima legge del 25 novembre scorso contenente le disposizioni per la nuova pianificazione territoriale paesistica non ha visto concludere, nonostante il concomitante pronunciamento del T.A.R. Sardegna che ha respinto i ricorsi di amministrazioni comunali e privati contro la deliberazione salva-coste della Giunta Soru, le forti polemiche demagogiche da parte di settori della minoranza consiliare di centro-destra, di alcuni amministratori locali e da parte di esponenti del mondo politico che talvolta sembrano dimenticare i loro interessi imprenditoriali in gioco.
A questo proposito -continua Deliperi- ribadiamo l´inconsistenza delle pesanti critiche dell´opposizione consiliare che paventano "disastri economici" a causa dell´adozione delle misure di salvaguardia costiera: danni economici calcolati e "sparati" sui mass media senza alcun concreto criterio (basti pensare al supposto numero di "posti di lavori persi" che non tiene minimamente conto del reale "costo" di un posto di lavoro "legale", almeno 2.000 euro mensili..) e, soprattutto, non tenendo minimamente conto dei danni (quelli sì gravissimi) che una becera politica di cementificazione delle coste causa a medio-lungo termine al sistema turistico sardo. I turisti vogliono e pretendono bellezze naturali e paesaggistiche intatte (basta andarsi a rivedere l´indagine svolta dalla soc. Pragma e dall´Assessorato regionale del turismo nel 2001: oltre l´81 % dei 35.000 turisti intervistati hanno posto "il mare, le coste, la natura integra" quale motivo determinante della loro vacanza in Sardegna)».
Le associazioni ecologiste, quindi, confermano la loro generale valutazione positiva riguardo il testo unificato del disegno di legge relativo alle misure di salvaguardia provvisorie per la tutela delle coste e la nuova pianificazione territoriale paesistica.
I Sardi –conclude Stefano Deliperi- vogliono una vera tutela delle proprie coste, non la speculazione di pochi. Oggi con la redazione del nuovo piano paesistico abbiamo l´occasione di correggere i troppi e macroscopici "errori" in tema di tutela ambientale (checchè ne pensino i tanti "innamorati") dei vecchi illegittimi piani paesistici: non dobbiamo sprecarla!»
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