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red 7 dicembre 2004
Salvacoste, Peis spara a zero sul centro-destra locale
«Se il Sindaco e la sua giunta di centro destra dopo quasi tre anni di governo, avesse proceduto, come promesso in campagna elettorale, alla definizione del P.U.C. e quindi alla programmazione urbanistica del territorio, non avrebbe di che lamentarsi»


ALGHERO - In merito all’incontro che si è svolto ad Alghero tra il sindaco Marco Tedde, l’ex presidente della regione Mauro Pili e alcuni sindaci della provincia di Sassari, interviene Cici Peis, portavoce delle Sezioni “Pertini” e “Dettori” della Sinistra Federalista Sarda e D.S. Alghero.
«Abbiamo letto nei giorni scorsi –afferma Cici Peis- i resoconti giornalistici del convegno contro il provvedimento salva coste emanato dalla giunta regionale. Sono note le dichiarazioni dell’On. Pili, che ostinatamente non vuole prendere atto della scelta dei cittadini sardi e continua a predire catastrofi per la nostra isola invitando tutti i sindaci, piuttosto che a partecipare costruttivamente per la definizione delle linee guida del provvedimento, a usare la carta bollata per una sua improbabile rivincita. Sorprendono invece non poco le dichiarazioni del sindaco Marco Tedde che si dice offeso dal “sonoro ceffone a sindaci e amministratori locali”».
«Vorremo segnalare –continua Peis- che se il Sindaco e la sua giunta di centro destra dopo quasi tre anni di governo, avesse proceduto, come promesso in campagna elettorale, alla definizione del P.U.C. e quindi alla programmazione urbanistica del territorio, non avrebbe di che lamentarsi.
Tedde afferma inoltre che la città non ha mai avuto bisogno di imposizioni esterne per rispettare il proprio ambiente naturale. Ma anzi vogliamo ricordare che per le questioni urbanistiche , nel passato è caduta più di una giunta e che spesso a fermare gli interventi cementificatori in quello che oggi è il Parco di Porto Conte non sempre è stato l’amore per la natura, ma altro».
Il leader del centro-sinistra algherese, in riferimento all’affermazione fatta sui consiglieri regionali algheresi Bruno e Giorico, continua affermando che «non ci pare che nessuno dei due sia scappato da Alghero. Le loro posizioni siano già state espresse considerato che lo sviluppo turistico non può solo tradursi in colate di cemento e che sono i dati a dirci che l’abuso di quel tipo di turismo è fortemente in crisi con un calo considerevole di presenze non solo ad Alghero ma in tutta la Sardegna».
Peis, inoltre, prosegue invitando il governo di centro-destra cittadino a «prendere atto in maniera definitiva del pronunciamento del TAR e a cominciare a pensare ad un uso più razionale e rispettoso del territorio algherese. Molti sindaci e amministratori hanno deciso piuttosto che spendere soldi pubblici in ricorsi costosi e dal risultato incerto, di attivare i confronti con l’assessore all’urbanistica On. Sanna».
Queste le considerazioni di Peis per valutare la possibilità di un utilizzo del territorio in maniera alternativa: «che fare, per esempio, di alternativo a Maria Pia, quali interventi possono rispondere all’esigenza di conservare quell’area di pregio senza precluderne lo sviluppo turistico?» Peis da una risposta al quesito: «le sezioni DS-SFS “Pertini” e “Dettori” hanno ripescato una vecchia idea, mandata nel dimenticatoio per favorire il progetto della costruzione di alberghi ... l’idea non nuova era quella di potenziare le attività legate all’allevamento del cavallo, facendo di Maria Pia un importante centro ippico isolano. Si ritenne più tardi che la vocazione dell’area fosse quella ricettivo alberghiera. Così si sperò, ma prendiamo atto che a sette otto anni da quella scelta, non abbiamo né gli alberghi né il centro ippico. Oggi le condizioni sono decisamente cambiate; rivalutare l’idea di “darsi all’ippica” può diventare una scelta turistica importante».
Le sezioni della Pertini e della Dettori propongono quindi di ripescare l’idea di realizzare a Maria Pia un qualificato centro ippico, riutilizzando i caseggiati di una volta (ristrutturati e da ristrutturare) e progettandone di nuovi per le diverse necessità, rispettando lo stile architettonico già presente.
Il completamento del centro dovrebbe prevedere l’utilizzo delle aree oggi libere, per la realizzazione di maneggi e campi di gara.
Secondo Cici Peis, inoltre, «da Maria Pia si possono realizzare percorsi per escursioni a cavallo che raggiungano il Parco di Porto Conte, sia verso la costa che all’interno. Si può pensare di offrire la possibilità di far svernare qui i cavalli da corsa rivolgendosi ai circuiti di settore nazionali e del nord europa. Il resto può completarsi con l’ippo-terapia, che vede già ad Alghero una realtà operativa che va affermandosi, le fiere, le gare e la convegnistica».
La città potrebbe creare un polo d’attrazione inserendosi in un circuito che muove ogni anno ingenti risorse e che si integra perfettamente con lo sviluppo turistico senza consumare le sue stupende risorse ambientali.

Nella foto: Cici Peis
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