Il jazzista sardo, assieme al Gruppo Gaia Cuatro, ha infiammato la platea del Teatro Villoresi
MONZA - Sarà stata la magia del jazz del “Gruppo Gaia Cuatro” o la partecipazione di Paolo Fresu, ma il “Teatro Villoresi” di Monza era strapieno, con i suoi cinquecento posti tutti occupati. Le autorità cittadine brianzole, a partire dal sindaco Marco Mariani e dall’assessore alla Cultura Alfonso Di Lio, hanno partecipato a questo bell’evento, che inaugurava la stagione culturale dei concerti monzesi, promossi dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza e da “Lampi-Musicamorfosi”.
Applausi a scena aperta e bella musica. E’ stata veramente una bella serata, quella di venerdì, con pieno successo per il gruppo argentino-giapponese-sardo dei “Gaia Cuatro feat Paolo Fresu”, con Gerardo di Giusto, Aska Kaneko, Carlos “el tero” Buschini, Tomohiro Yahiro e la partecipazione del famoso jazzista di Berchidda. Un’ora e mezzo di grande concerto,con tante richieste di bis. Questo gruppo, reduce da concerti in tutto il mondo, è approdato a Monza con Fresu, proponendo un repertorio nuovo. Non si poteva non applaudire, sentendo il violino della giapponesina, subito ripreso dalle note della tromba di Paolo Fresu, con il Maestrale della Sardegna in corpo, unendo tutta la sala all’unisono di applausi.
D’altronde, come ha detto il musicista, la musica è un linguaggio internazionale che unisce i popoli, al contrario della politica e della religione,che spesso li divide. Il Jazz poi, non è “canzonette”. Il “Circolo Sardegna” di Monza, ha portato a Fresu il saluto dei soci del Circolo e dei sardi di Monza e della Brianza. Tanti erano in sala ad applaudire questo onorevole conterraneo, che da lustro ai sardi, all’Isola dei Nuraghi e del Mare Smeraldo.
Nella foto: Paolo Fresu
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