“Le motivazioni proposte dal Governo per il ricorso davanti alla Corte Costituzionale appaiono del tutto singolari e in palese contrasto con i principi che ispirano la legge”. Lo ha detto Gian Valerio Sanna parlando con alcuni giornalisti ieri mattina a Oristano
ORISTANO - “Le motivazioni proposte dal Governo per il ricorso davanti alla Corte Costituzionale appaiono del tutto singolari e in palese contrasto con i principi che ispirano la legge”. Lo ha detto Gian Valerio Sanna parlando con alcuni giornalisti ieri mattina a Oristano.
“Il Governo – ha proseguito l’Assessore dell’Urbanistica - mette in evidenza, nella debolezza delle sue argomentazioni, il senso politico del ricorso. Come si può richiamare la competenza dello Stato sulla tutela paesaggistica, quando la Regione è tenuta alla pianificazione urbanistica sulla base di uno strumento essenziale quale il piano paesistico? Come è possibile “censurare” i criteri adottati in legge, per mancanza di valutazione paesistica quando questi sono propedeutici e rivolti proprio a determinare la pianificazione paesistica della Regione?”
“Se le argomentazioni fossero fondate – ha detto ancora Gian Valerio Sanna - i rilievi del Governo sarebbero stati applicabili anche alla legge 45 del 1989 senza modificare una sola virgola del dispositivo. La Regione sa bene qual è la differenza fra competenza paesistica e urbanistica, e qual è la relazione con le competenze dello Stato. Rileva solamente di aver utilizzato le competenze urbanistiche per determinare l’indispensabile pianificazione paesistica prevista dal decreto legislativo 41 del 2004 (codice Urbani, dei beni culturali e del paesaggio)”.
“Di ben altra rilevanza appare il secondo rilievo del Governo”, dice l’Assessore a proposito del blocco dell’installazione di impianti per l’energia eolica. “Al di là alcune considerazioni del tutto generiche sulle reali competenze statutarie della Sardegna, non risulta infatti che la norma regionale violi le prescrizioni nazionali di recepimento della direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. Semmai, considerato quanto è stato già realizzato in Sardegna in questo campo, è giusto rilevare che le leggi devono anche evitare di concretizzare, a danno solo di alcuni territori, nuove e pericolose forme di neo-colonizzazione”.
Nella foto: Gian Valerio Sanna
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