Il Tar, dopo 6 lunghi anni, ha dato ragione al Patron del Cagliari, Massimo Cellino, nel ricorso sulle sponsorizzazioni sportive decise dalla Giunta Soru. Ora potrebbe veificarsi l´effetto cascata con altre società sarde, tra cui quelle algheresi
CAGLIARI - Il Tar, dopo 6 lunghi anni, ha dato ragione al Patron del Cagliari, Massimo Cellino, nel ricorso che lo ha visto opporsi ad una delibera della Regione Sardegna, a quei tempi guidata da Renato Soru.
La giunta di allora ridusse - illegittimamente secondo il Tar - anche quella parte discrezionale del contributo regionale dal 30 al 20 per cento di sponsorizzazioni sportive, con un mancato introito di circa 300 mila euro secondo la società rossoblù. Ora sarà la giunta Cappellacci a dover ricalcolare i parametri legati al risultato sportivo (si parla di cifre fra 500 mila ed un milione di euro), al costo delle trasferte e al valore del campionato, determinando «la percentuale obiettiva dell'importo di sponsorizzazione», si legge nella sentenza.
Ora il rischio per le casse regionali è che si verifichi un effetto cascata per tutte le altre società sportive, cinquantacinque, per le quali il Tar potrebbe applicare lo stesso criterio. Tra queste anche la Mercede Basket, l'Amatori Rugby.
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