ALGHERO - Il Piano Urbanistico comunale ritorna prepotentemente d'attualità nell'agenda politica cittadina, e così dopo gli autorevoli interventi di Mario Bruno (capogruppo in Regione del Partito democratico) e Maurizio Pirisi (assessore all'Urbanistica del comune algherese), arriva a Sant'Anna un'interrogazione urgente del gruppo Pd, a firma Gavino Tanchis, Matteo Tedde, Enrico Daga, Gavino Scala, Nina Ansini e Franco Calvia, in cui si chiede che il Piano dei Litorali ed il Piano degli Accessi a Mare divengano parte integrante del Puc al momento della presentazione al Consiglio.

Gli esponenti del Pd, infatti, rilevano come il Pul costituisca un quadro di riferimento per armonizzare le azioni dei soggetti pubblici e privati sulla fascia costiera nonché uno sicuro strumento atto a creare sviluppo e occupazione, mentre il Pam (Piano di accessi a mare), dal canto suo, garantisca il diritto di accesso a tutti, indistintamente, senza preclusione alcuna.

La preoccupazione dei consiglieri nasce dalla recente volontà della Amministrazione Tedde, «che stando agli intenti da ultimo manifestati dall’Assessore Pirisi durante i lavori della commissione urbanistica, pare sia quella di portare alla attenzione del Consiglio Comunale della città un Piano Urbanistico irragionevolmente privo del P.U.L. e del Piano di accessi a mare», sottolineano Tanchis, Tedde, Daga, Scala, Ansini e Calvia nell'interrogazione.

«Quanto paventato - si legge nel documento protocollato a Sant'Anna - oltre ad inficiare di invalidità lo stesso piano giacchè il Pul - ai sensi della normativa - deve necessariamente essere parte integrante e sostanziale del Puc, contrasta nettamente con gli impegni assunti della Amministrazione Comunale la quale, in particolar modo nella persona del suo delegato alla Urbanistica - ha rassicurato a più riprese i cittadini circa l’approvazione dello strumento del Puc unitamente al Pul e, in modo particolare, al Piano degli Accessi a Mare» (che permetterebbe tra l’altro di identificare gli accessi per fruire di alcune parti del litorale ad oggi ancora inspiegabilmente precluse alla cittadinanza).