Fabio Fogu
19 febbraio 2005
Dibattito per pochi, il cinema è troppo piccolo
Molti algheresi non hanno potuto assistere all’incontro con il presidente della Regione. Polemiche e cittadini infuriati «Che fine ha fatto il palazzo dei congressi?»

ALGHERO - Cinema Miramare, ore 18.30: il consigliere comunale Mario Bruno introduce i lavori della conferenza dibattito sul decreto di legge salva coste. Davanti a lui ci sono i 375 fortunati che sono riusciti ad occupare una poltroncina e le altre 200 persone circa che, incastrate tra i corridoi e la scala centrale, tolgono la visuale del palco alle persone sedute. «Scusi non può restare qua in piedi davanti a me! Si deve abbassare oppure si sposti da un´altra parte» sbotta un vecchietto accomodato nella fila davanti al corridoio centrale che porta all’uscita. Qualcuno obbedisce e si inginocchia, altri rapiti dalle parole dei relatori fanno finta di niente e continuano a seguire la conferenza in piedi, altri ancora vittime del caldo e dell’aria irrespirabile abbandonano la postazione di fortuna. Eppure è difficile trovare un posto in piedi anche nella sala d’attesa antistante l’ingresso. «Probabilmente il signor presidente non voleva il dibattito. Non capisco la scelta di questa sala per un incontro così importante. È stato impedito alla gente di esprimersi. È una vergogna» afferma una signora mentre abbandona delusa il cinema. In molti all’esterno della struttura si chiedono se la scelta del posto sia stata quella più azzeccata e soprattutto si domandano che fine abbia fatto il palazzo dei congressi di Maria Pia. «Ad Alghero non abbiamo un locale idoneo, ma si sarebbe potuto fare all’aperto in una piazza. È scorretto invitare tutta la cittadinanza in un posto che può contenere poche centinaia di persone». Cinema Miramare, ore 20.30: il dibattito volge al termine. La sala antistante l’ingresso è ancora affollata, c’è chi ha fatto la pausa aperitivo o la passeggiata al centro storico e poi è tornato con la speranza di riuscire a entrare nella sala per ascoltare l’ultimo intervento, quello del presidente della Regione. Speranza vana, nessuno molla le poltroncine verdi del Miramare. Anche gli irriducibili capiscono che non c’è più niente da fare se non che «andare a casa e vedere le immagini in televisione».
Commenti
|