Organizzato dalla Cooperativa Sociale Rondine per 40 giovani, in età compresa tra i 13 e i 17 anni, in partenariato con l’Associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo, il Laboratorio di Psicologia di Arezzo
SASSARI - La musica come strumento di pace. È l’idea che ha ispirato la prima edizione di “Musica insieme 2011”, il campus musicale organizzato dalla Cooperativa sociale Rondine in partenariato con l’Associazione Rondine Cittadella della pace e il patrocinio della Provincia di Sassari e del Comune di Sassari. L’iniziativa darà a quaranta giovani (in età compresa tra i 13 e i 17 anni) l’opportunità di approfondire lo studio del proprio strumento musicale, ma anche e soprattutto di sperimentare «la musica come arte del vivere insieme, per costruire una visione condivisa di un futuro di pace», come auspicano gli organizzatori.
Il campus si terrà all’Argentiera e durerà una settimana. Per sette giorni, dal 20 al 26 giugno, all’Hostel Argentiera si terranno corsi di flauto traverso, pianoforte, chitarra, tromba e trombone, oboe, clarinetto violino. «I partecipanti condivideranno un’esperienza intensa, durante la quale approfondiranno il repertorio del proprio strumento o intraprenderanno un corso propedeutico di avviamento musicale», spiegano l’assessore provinciale dell’Istruzione, Rosario Musmeci, e quello delle Politiche giovanili, Bruno Farina, i cui settori hanno contribuito anche finanziariamente all’evento, così da abbattere i costi di partecipazione per i giovani del territorio provinciale che volessero compiere tale esperienza.
«Ma soprattutto i ragazzi si conosceranno, racconteranno le loro esperienze ed entreranno nello spirito di Rondine Cittadella della Pace, con cui la Provincia di Sassari ha inaugurato di recente un gemellaggio», aggiungono i due assessori. A fare da scenario di un’esperienza del genere sarà, come detto, l’Argentiera, luogo di particolare suggestione per la sua bellezza e la sua storia. I giovani che parteciperanno al campus saranno stimolati attraverso attività “outdoor”, laboratori creativi, role play, gruppi di discussione e visite culturali nel territorio, come l’esplorazione del parco naturale e della miniera. Saranno incoraggiati ad imparare gli uni dagli altri e a indagare su loro stessi. «Insieme miglioreranno la loro preparazione musicale e impareranno il valore del lavoro di gruppo», concludono Musmeci e Farina. |
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