«Se si considera – afferma Pirisi, della Margherita - l’esasperazione della burocrazia perpetrata dagli uffici comunali unitamente ad un continuo cambio di dirigenti ed una inspiegabile fuga di funzionari si può dire che, non è certo la legge “salvacoste” ad impedire lo sviluppo del comparto edilizio, ma la mancanza della certezza del diritto che nel settore è diventata la norma»
ALGHERO - «Il convegno sulla L.R. n.8 del 25/11/04 tenutosi in città offre lo spunto per alcune riflessioni sulla situazione urbanistica ed edilizia nella nostra città». Così Mimmo Pirisi, portavoce dei circoli della Margherita di Alghero, apre il suo intervento in merito al provvedimento regionale in materia di tutela paesaggistica e ambientale. Nella nota Pirisi sottolinea con convinzione che, grazie all’illustrazione della circolare esplicativa della suddetta legge da parte dell’Assessore Gianvalerio Sanna, è stata fatta luce su tutte le strumentalizzazioni poste in essere dalla Amministrazione di centro-destra sui vincoli introdotti dalla nuova normativa.
«E’ stato chiarito – afferma l’esponente della Margherita - che la cosiddetta legge “salvacoste” poco o nulla incide sulle iniziative edificatorie in atto nel nostro territorio anche perché in questi anni nulla è stato pianificato in termini di sviluppo turistico ed alberghiero ed in generale il P.U.C., che pure è stato uno dei temi principali della propaganda elettorale dell’attuale sindaco Marco Tedde, è lontano dall’essere definito».
Proseguendo, Pirisi evidenzia lo svilupparsi di speculazioni edilizie nella nostra città che la legge “salvacoste” non può certo fermare: «ci riferiamo alla nascita di palazzoni a 6 e più piani con tetti da chalet di montagna perfino all’interno dei cortili. Ed è preoccupante che tali edifici vengono realizzati nello spregio più assoluto delle norme contenute nel Piano Particolareggiato delle zone “B” che prevede precise limitazioni alle altezze ed ai rapporti tra fronte ed altezza dei fabbricati proprio al fine di evitare la nascita di mastodonti di cemento». In conclusione il portavoce dei circoli della Margherita critica aspramente il lavoro svolto dalla commissione competente in materia urbanistica: «la Commissione Edilizia (che per voto del precedente Consiglio Comunale doveva essere abolita), con interpretazioni contraddittorie e del tutto soggettive, spesso in contrasto con il parere degli uffici, boccia od approva le varie pratiche ergendosi ad arbitro unico al di là di leggi e normative il tutto senza che si sia levata una sola voce da coloro che nel passato hanno strumentalmente ricoperto il ruolo di falsi moralizzatori. Se si considera – conclude Pirisi - l’esasperazione della burocrazia perpetrata dagli uffici comunali unitamente ad un continuo cambio di dirigenti ed una inspiegabile fuga di funzionari si può concludere che, non è certo la legge “salvacoste” ad impedire lo sviluppo del comparto edilizio, ma la mancanza della certezza del diritto che nel settore è diventata la norma».
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