Francesco Sasso informa l´aula di non riconoscersi più nella coalizione di governo cittadino. Si aprono nuovi scenari, anche Cecconello ribadisce la sua uscita dalla coalizione. Non è escluso che il sindaco possa rassegnare le dimissioni
ALGHERO - La seduta del Consiglio comunale sul Piano Urbanistico inizia con un vero e proprio colpo di scena, che segue l'
abbandono dell'aula in occasione della precedente riunione: il capogruppo dell'Udc Fracesco Sasso prende la parola per annunciare all'aula l'uscita dalla coalizione di Maggioranza che governa la città dal 2007 (e precedentemente dal 2002). Un fatto politico di estrema rilevanza, che dà il segno di una rottura evidente da mesi.
Francesco Sasso ha evidenziato all'aula come non ci fossero più le condizioni per rimanere in una maggioranza nella quale l'Udc non si riconosce. Numerose le richieste avanzate dal partito e mai prese in considerazione dall'amministrazione e dalla Giunta - secondo Sasso - che ha anche sottolineato il distacco ormai netto ed evidente del governo cittadino con la città e gli algheresi.
Sferzante la replica del primo cittadino che si è detto davvero stupito, definendo le parole del consigliere Sasso di una gravità inaudita. La città si trova in un momento difficile - ha detto - soprattutto nel settore dei Servizi Sociali (l'assessore di riferimento è la Salaris dell'Udc ndr). Prendo atto che l'Udc non si riconosce più in Maggioranza - ha precisato il sindaco all'Aula - sottolineando che «di conseguenza assumerà le dovute decisioni».
Nuovi scenari politici. Si aprono adesso numerosi scenari possibili. L'assenza dell'Udc dalle fila della maggioranza, infatti, ha un peso numerico importante: sino a ieri era il secondo partito della coalizione, con ben cinque consiglieri comunali nell'aula di via Columbano. Se a questi poi, si aggiunge anche il consigliere Gianni Cecconello, che in occasione della seduta ha ufficializzato, come l'Udc, l'uscita dalla maggioranza dalla quale non si riconosce più (da tempo si era autosospeso da Pdl), la coalizione potrebbe non avere più i numeri per governare. A questo punto il sindaco potrebbe decidere di ritirare le deleghe assessoriali ai Servizi Sociali, ma non è escluso che possa addirittura rassegnare le dimissioni, anticipando una possibile sfiducia.
Nella foto: Francesco Sasso riferisce all'aula l'uscita dalla maggioranza
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