Il presidente del Centro Commerciale Naturale plaude all´amministrazione che obbliga alla sola esposizione di prodotti tipici artigianali. Iurato, naturalmente non ci sta
ALGHERO - La delibera comunale dello scorso 18 luglio, che obbliga gli organizzatori della prossima fiera sul Lungomare Barcellona alla sola esposizione di prodotti artigianali e tipici del territorio, potrebbe significare la definitiva rottura dell'amministrazione con un tipo di manifestazioni generiche e poco attrattive dal punto di vista promozionale. Paladino di questo cambiamento è il presidente del Centro Commerciale Naturale "Alghero In Centro", Emiliano Piras, che si dice soddisfatto del coinvolgimento dell'associazione e dei risultati ottenuti.
«Quando gli attori del territorio vengono coinvolti nelle scelte importanti dell' azione amministrativa - afferma Piras - i risultati positivi si raggiungono più facilmente. Parlando nello specifico dell'argomento “Fiera”, con l' ordinanza del 18 luglio sono stati fatti dei sostanziali passi avanti: in particolare siamo soddisfatti dell'inquadramento specifico del tipo di attività che possono partecipare a quella che, forse finalmente, potremo chiamare Fiera».
Il presidente di Alghero In Centro non usa mezzi termini per definire il proprio concetto di fiera, che deve essere soprattutto veicolo promozionale del territorio e dei prodotti artigianali della Sardegna, con un alto livello qualitativo che soddisfi le aspettative dei visitatori.Piras, inoltre, tocca un altro dei temi scottanti, e cioè lo spostamento della fiera in altre zone della città. «Ovviamente in qualità di centro commerciale naturale continuiamo a proporre altre location, soprattutto in alta stagione, che tendano a valorizzare quartieri periferici e notoriamente meno battuti dai turisti come Sant' Agostino, Pietraia, Lungomare di Fertilia, colle Balaguer, affinché svolgano la loro naturale funzione di attrattore di masse, piuttosto che intercettatore di flussi naturali».
Giuseppe Iurato, storico organizzatore delle fiere presenti nell'area portuale, naturalmente non ci sta e fa sapere di aver stretto contratti commerciali con aziende che propongono anche prodotti diversi da quelli specifici individuati dall'amministrazione algherese. A questo punto sembra inevitabile un'azione legale nei confronti di chi, di fatto, bloccherebbe l'inaugurazione della Fiera prevista per il prossimo 20 agosto.
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