ALGHERO - I veleni che hanno contraddistinto le animate sedute del consiglio comunale (fino a spaccare l'attuale maggioranza) sul nuovo Piano Urbanistico, atteso dalla città di Alghero da circa quindici anni, non sarebbero passati inosservati perfino agli uomini del reparto territoriale della Guardia di Finanza. Da qualche giorno, infatti, i finanzieri avrebbero ufficialmente convocato presso il comando algherese alcuni consiglieri comunali.

La notizia sarebbe trapelata dagli stessi consiglieri comunali, in occasione di una recente riunione della Commissione urbanistica presieduta da Francesco Sasso (Udc). Top secret, ovviamente, i termini dell’inchiesta, ma non è escluso che gli inquirenti vogliano approfondire le pesanti accuse lanciate nell’aula di via Columbano da molti consiglieri. Ce n’è per tutti. Dalle presunte incompatibilità che investirebbero numerosi consiglieri di entrambi gli schieramenti (dai Riformatori al Pdl e Pd) fino ai contestati pareri agli emendamenti, firmati dal dirigente del settore Lavori Pubblici e Urbanistica.

In mezzo più di trecento richieste di variazione al Piano, protocollato a Sant’Anna dai tecnici incaricati già dal dicembre 2009 (leggasi 3,5 milioni di metri cubi di cemento). A denunciare il clima intimidatorio erano stati gli stessi esponenti politici, dopo che il Presidente del consiglio, Antonello Muroni, in occasione di una seduta consiliare, aveva letto pubblicamente alcune lettere inviate da noti costruttori algheresi all'indirizzo dell'aula.