A quasi un anno dalla scomparsa si è definitivamente concluso il giallo di Giuseppe Nanula, il sottocapo della Capitaneria di Porto di Olbia. La conferma è arrivata dal test del Dna sul cadavere trovato in mare ad ottobre
PORTO TORRES - Il test del
Dna ha confermato che i resti umani recuperati da un peschereccio al largo di Punta Timone, all'interno dell'Area marina protetta di Tavolara, sono di Giuseppe Nanula, di 27 anni, di Trani, il sottocapo della Capitaneria di Porto di Olbia scomparso il 30 marzo del 2011 dopo essere caduto dal gommone sul quale stava effettuando un pattugliamento.
Il rinvenimento del corpo - rimasto impigliato nelle reti di un peschereccio - era avvenuto il 24 ottobre. Ma ci sono voluti mesi per procedere con le analisi particolarmente complicate per le condizioni del cadavere dopo tutto quel tempo passato in mare.
La conferma e' arrivata dai Carabinieri del Ris di Cagliari e dalla Procura di Tempio. La madre di Nanula, Sabina Battaglia, continuava a sperare per le segnalazioni arrivate alla trasmissione 'Chi l'ha visto?'.
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