L'ex Governatore si scaglia pesantemente contro giunta e maggioranza: «Con le vostre linee guida basta un ettaro per costruire quello che si vuole. Siete fuori dalla storia e dalla realtà, c’è un’enorme quantità di invenduto nell’edilizia»
CAGLIARI - Dopo la sospensione, per la mancanza del numero legale, a causa delle forti fibrillazioni della maggioranza, tutt'altro che unita, arrivano in aula le linee guida del nuovo Piano Paesaggistico Regionale rivisitato dalla Giunta Cappellacci, ed è subito battaglia dai banchi dell'opposizione. Dopo
Mario Bruno e
Gianvalerio Sanna, ad intervenire è l'ex Governatore Renato Soru, il padre del Ppr regionale, che ha subito detto d'intervenire con qualche emozione.
«Ha fatto bene il collega Sanna che ha ricordato Giovanni Lilliu e con lui quanti si sono succediti in questi banchi per evitare il consumo inutile di territorio - ha chiosato Soru - quello che diremo oggi rimarrà nella storia di questa Regione. Oggi non voglio parlare del valore del paesaggio e dell’identità: di questo parlate anche voi, contraddicendovi subito dopo. Forse non è stato ancora compreso cos’è il Ppr che volete cambiare: era ed è la base di un nuovo modello di sviluppo della Regione, nasceva dall’idea che si può stare al mondo senza consumare necessariamente la terra».
«Paesi che hanno una visione e stanno correndo, come l’India, stanno chiudendo grandi porzioni del loro territorio per salvare la tigre - ha ricordato Renato Soru - naturalmente avviata verso l’estinzione. Dunque, noi avevamo una visione e un progetto per la Sardegna, una visione che riguardava anche l’agricoltura. Con le vostre linee guida basta un ettaro per costruire quello che si vuole. Siete fuori dalla storia e dalla realtà: c’è un’enorme quantità di invenduto nell’edilizia e chi ha aree edificabili non vuole costruire e non riceve credito per costruire. C’è una crisi enorme che parte proprio dal settore immobiliare e dai mutui subprime».
«E noi ancora pensiamo a rendere edificabile il nostro suolo. Negli Usa il grano è arrivato a 39 dollari al quintale, oggi circa 31 euro. Qualche anno fa costava 13 euro e i contadini della Sardegna oggi lo vendono a 28. Abbiamo avuto 180 mila ettari coltivati a grano, un tempo. Oggi quel grano vale tre volte tanto. Parliamo di questo, non di come trasformare ogni campo in area edificabile - attacca l'ex Governatore rivolto al presidente - questa legislatura è già finita, i danni che poteva fare li ha già fatti tutti, in tutti i settori produttivi. Questa maggioranza è finita e l’unico modo che avete per ricompattarvi è cancellare il Ppr con gli slogan. Ma la Sardegna non è tornata a sorridere, i posti di lavoro promessi non sono mai arrivati. Vale la pena di fare tutti uno scatto di orgoglio».
Nella foto: Renato Soru
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