Il sistema cultura nella sua totalità registra in Sardegna 10.747 attività imprenditoriali operative. Confcommercio nord Sardegna punta sul distretto della creatività
SASSARI - Saranno 32.250 le assunzioni previste in Italia quest’anno dalle imprese che competono grazie alla qualità e alla cultura (di cui 22.880 non stagionali e 9.370 stagionali), pari al 5,6% del totale delle assunzioni che verranno realizzate dalle imprese di industria e servizi.
Nonostante la crisi, le imprese legate alla cultura dimostrano una particolare tenuta occupazionale, visto che il numero di occupati del settore, dal 2007 al 2011, è cresciuto a un ritmo medio annuo dello 0,8% (complessivamente circa 55mila posti di lavoro in più), a fronte di una flessione media dello 0,4% all’anno riscontrata per l’intera economia nazionale nello stesso periodo. Il sistema cultura nella sua totalità registra in Sardegna 10.747 attività imprenditoriali operative.
Un discreto numero come quello degli occupati che, nelle industrie creative in senso stretto, sono 14.700 (a Cagliari sono seimila e a Sassari quattromila), 8.500 in quelle culturali, 1000 invece trovano spazio nelle aziende impegnate nella gestione del patrimonio storico, e 2000 sono quelli che operano invece nelle attività di convegni e fiere, per un totale di 26.200 unità. Numeri che fotografano un sistema in tenuta, pronto a crescere ma che va sostenuto. «Continuiamo a credere e puntare sul Distretto della Creatività che abbiamo lanciato qualche anno fa e, anche alla luce di questi dati che confermano la correttezza della nostra intuizione, pensiamo che l’investimento per uno sviluppo della filiera culturale possa rappresentare un reale strumento per chi fa impresa in questo ambito. – ha dichiarato Gavino Sini –. Stiamo lanciando una serie di iniziative che attiveranno al più presto azioni di sviluppo in grado di valorizzare le potenzialità delle nostre aziende e del nostro territorio».
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