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Red 26 settembre 2012
Istituiti i distretti territoriali
Disegno di legge "Interventi urgenti in materia di commercio" approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Luigi Crisponi


CAGLIARI - Adeguare le norme regionali sul commercio al mutato quadro legislativo nazionale e comunitario, istituire i Distretti economici territoriali per dare nuovo impulso a un comparto in sofferenza e, soprattutto, evitare una deregulation commerciale. Sono questi i provvedimenti salienti del disegno di legge "Interventi urgenti in materia di commercio" approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Crisponi.

Il ddl abroga la legge regionale 5 del 2005; modifica e integra la legge regionale 5 del 2006 (eliminando i riferimenti alla tipologia di esercizio basata sul rapporto tra metri quadri di superficie di vendita e popolazione comunale), conformandosi così alle disposizioni contenute nell’articolo 31 del decreto legge n. 201 del 6 dicembre scorso (poi convertito nella legge n. 214 del 22 dicembre 2011); istituisce, inoltre, nuovi organismi in grado di valorizzare, animare e riqualificare i centri urbani, cioè i Distretti economici territoriali.

Distretti economici territoriali. «Si tratta di poli commerciali - spiega l’assessore Crisponi - localizzati in ambito urbano e prevalentemente composti da piccole entità commerciali, turistiche, artigianali e di servizi, distinte fra loro o anche riunite in centri commerciali naturali, che svolgono attività integrate di rivitalizzazione dei centri urbani, di rigenerazione del tessuto cittadino e di supporto allo sviluppo delle imprese localizzate al proprio interno, valorizzando le produzioni identitarie del territorio attraverso l’integrazione delle risorse pubbliche e di quelle private».

Adeguamento norme in attesa consulta. La Giunta ha adottato il disegno di legge sul commercio, dopo che, con delibera n.7/11 del 16 febbraio scorso, aveva predisposto il ricorso per la dichiarazione di illegittimità di alcuni articoli del decreto 201, tra i quali proprio l’articolo 31, per violazione dello Statuto della Regione Sardegna, della Costituzione e del principio di leale collaborazione, di ragionevolezza e di uguaglianza. La Corte costituzionale si pronuncerà a novembre: «In attesa del pronunciamento - afferma l’assessore Crisponi - abbiamo agito in misura strettamente necessaria e sufficiente a evitare eventuali interventi sostitutivi da parte del governo e prevenire gli effetti distorsivi di una disciplina di totale deregolamentazione commerciale. Perciò abbiamo adottato interventi abrogativi e innovativi per tutte quelle disposizioni che pongono divieti e restrizioni alle attività economiche in osservanza delle norme nazionali e comunitarie in materia di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi».

Garanzia di concorrenza ed equilibrio del mercato. «Tuttavia – aggiunge l’esponente della Giunta - appare opportuno evidenziare che la tutela della concorrenza come principio costituzionale e del diritto dell’Unione Europea non può essere identificato con l’assenza di regole, ma anzi proprio le regole e le prescrizioni hanno l’effetto di promuovere un mercato concorrenziale, equilibrato e capace di svolgere la sua funzione sociale». A seguito del pronunciamento della Corte si procederà a un nuovo intervento più puntuale e generalizzato sul commercio. Ora il disegno di legge proseguirà il suo iter in Aula consiliare.
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