Ennesima denuncia del movimento Arcobaleno di Stella Nascente. Da anni nella borgata giuliana i liquami a cielo aperto vanno a finire nello stagno del Calik ammorbando la campagna
Non senza sgomento assistiamo alla profusione nella carta stampata, da parte del comitato di Fertilia, di elogi alla attuale amministrazione sulla "variante del piano regolatore", in quanto avrebbero dovuto complimentarsi anche per la totale negligenza mostrata sulla "vergogna a cielo aperto" presente nel piccolo centro urbano.
Infatti, da diversi anni é presente un rigoglioso ruscello di liquami, che dalla stazione di pompaggio retrostante al rifornitore di carburante della frazione si snoda per il sentiero che conduce al "ponte romanico", zona di rilevante interesse turistico e archeologico nonché fiore all´occhiello della borgata, fino a confluire nel bacino del Calik. Questo torrente di liquami esala nell´aria un odore pestilenziale che si diffonde per centinaia di metri e riversandosi nell´acqua inquina lo stagno, mortificando il sentiero naturale, il patrimonio storico nonchéquello florofaunistico. A tutt´oggi, purtroppo, nonostante le annose doglianze protratte dai residenti, nessun provvedimento concreto é stato assunto per sanare questa gravissima situazione igienico-sanitaria. Sarebbe ora, pertanto, che le autorità competenti si facessero carico, con repentina urgenza, della spregiante situazione presente nel territorio.
Considerato poi, che tale desolante circostanza é da diverso tempo di dominio pubblico e preso atto della iterata latitanza degli organi di controllo, sarebbe opportuno che il comitato di quartiere, così solerte a spendere magnificenze, prestasse maggiore attenzione anche a queste disagevoli problematiche patite dai residenti della borgata giuliana. Nell´attesa che si valichi l´ambientalismo di facciata, con dovizia vantato dalla amministrazione comunale negli ultimi comunicati stampa, si attende l´opera, non certo faraonica, di un intervento da parte delle autorità competenti per porre definitivamente rimedio al quadro dogmatico prospettato nel presente comunicato.
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