Strada Alghero-Sassari-Aeroporto: un risarcimento ridicolo alimenta la protesta degli espropriati
«L’arteria dovrebbe passare proprio attraverso la nostra casa e andrebbe a dividere esattamente a metà il nostro terreno causando un duplice danno»
ALGHERO – Gli espropriati non ci stanno. Il dispiacere nel vedere andare in fumo i risparmi di una vita è sicuramente insopportabile. E’ questo il sentimento che alcuni cittadini algheresi stanno provando nel vedere le loro case e i loro terreni definitivamente persi a causa del passaggio della futura strada che collegherà Alghero con Sassari e l’Aeroporto. Certo, come loro stessi affermano, la necessità dei collegamenti viari nel nostro territorio è innegabile, ma i progettisti prima di rendere definitivo il tutto dovrebbero prendere in considerazione tutte le ipotesi affinché si possa evitare di creare dei danni irrisolvibili a numerose famiglie. «I miei genitori hanno la loro casa di prima abitazione in Regione Fangal – afferma la figlia di uno degli espropriati – e il fatto che ci venga espropriata la casa e il terreno, acquistati con anni di sacrifici e risparmi, sarebbe un danno enorme per la mia famiglia, l’ultimo progetto (presentato dall’Ing. Sulmona dell’Anas nell’aula consiliare di via Columbano all’attenzione delle commissioni comunali interessate ndr.) ci vede, come per altre famiglie, notevolmente penalizzati: l’arteria dovrebbe passare proprio attraverso la nostra casa e andrebbe a dividere esattamente a metà il nostro terreno causando un duplice danno». Come ci confermano i proprietari, con mappa alla mano, la casa dovrebbe essere rasa al suolo. Anche perché con l’accantieramento nel periodo dei lavori lo spazio necessario alla ditta aumenta di altri 20 metri oltre i cinque della strada. «Inoltre, oltre alla perdita del fabbricato – continua la figlia di uno degli espropriati - la divisone del terreno in due parti non rende possibile, per le norme che regolano i lotti interclusi in quella zona, la nuova costruzione di abitazione perché si andrebbero a creare due nuovi terreni con un’ampiezza non sufficiente per costruirci sopra». Ma oltre il danno la beffa. Infatti, il risarcimento assegnato per il rovescio subìto è di 56 centesimi al metro quadro, per un totale, nel caso di questa famiglia, di 22.000,00 euro a fronte di un’immobile valutabile oggi sul mercato per una cifra di 250.000,00 euro. A questo punto è facile comprendere la protesta di alcuni di questi cittadini algheresi che unitisi anche in un’associazione si riuniranno nei prossimi giorni per pianificare le azioni da intraprendere qualora il progetto ultimo del’Anas passasse positivamente l’esame della conferenza di servizi e della commissione competente. Tra gli espropriati è ferma anche l’intenzione di agire con importanti forme d’azione legale: «se non ci saranno delle modifiche sarà sicuro un ricorso al Tar con il coinvolgimento di un pool di avvocati amministrativi che siano in grado di bloccare il progetto».
Nella foto: presentazione della strada dell´Ing. Solmona alla terza e quarta commissione
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