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Oristano NewsnotiziealgheroCronacaCommercio › Insorgono i venditori ambulanti di Alghero. Con una lettera si rivolgono al Sindaco perchè impossibilitati ad utilizzare l’area a loro destinata
Monica Caggiari 25 giugno 2005
Insorgono i venditori ambulanti di Alghero
Con una lettera si rivolgono al Sindaco perchè impossibilitati ad utilizzare l’area a loro destinata
Gli ambulanti segnalano che le strutture a loro destinate, edificate lungo i Giardini di Via Vittorio Emanuele, non sono state ripristinate. «I timori – dicono gli ambulanti residenti in città – che avevamo espresso l’anno scorso, dopo essere stati forzatamente trasferiti, si sono rivelati ben fondati»


ALGHERO - «Il 18 agosto dell’anno scorso, per spostare il mercatino estivo del Lungomare Dante, sono state mobilitate tutte le forze dell’ordine, siamo stati trasferiti ai Giardini pubblici di Via Vittorio Emanuele, con la promessa di un mercato migliore, più fruibile per il pubblico e con un miglior controllo dell’abusivismo». Inizia così la lettera, indirizzata al Sindaco Tedde e alla Dirigente al Commercio Cadau, da parte degli operatori del mercatino estivo, che, a distanza di quasi un anno dal loro trasferimento, non hanno ancora ottenuto “fissa dimora”.
Gli ambulanti segnalano, infatti, che le strutture a loro destinate, edificate lungo i Giardini di Via Vittorio Emanuele, non sono state ripristinate, a causa della mancata autorizzazione da parte del Servizio regionale per la Tutela del Paesaggio. Un’assenza che vanifica oltretutto la notevole spesa, a carico dei contribuenti, affrontata per queste protezioni costate circa 100 mila euro. A questa mancanza s’aggiunge che, sebbene la stagione del caratteristico mercatino sia ormai iniziata, i lavori per la fornitura d’energia elettrica, anch’essa garantita l’anno scorso, ma non a norma, siano ancora in corso, con, come diretta conseguenza, l’impossibilità di piazzare e allestire tutte le bancarelle. Inoltre si è ripresentato anche il problema dei parcheggi, anch’esso irrisolto, a causa della perenne indisponibilità della zona carico–scarico merci, che costringe i venditori all’utilizzo dei parcheggi a pagamento.
«I timori – dicono gli ambulanti residenti in città – che avevamo espresso l’anno scorso, dopo essere stati forzatamente trasferiti, si sono rivelati ben fondati. L’abusivismo dilaga, con bancarelle non autorizzate che spopolano al Porto, al Lido e in tutto il Centro Storico». E, in effetti, appare evidente che l’assenza di una zona adibita ad hoc stia procurando non pochi disagi e numerose richieste d’intervento. Inoltre sembra anche essere notevolmente scemata l’apertura al dialogo, che aveva invece caratterizzato gli incontri nel periodo invernale con l’amministrazione comunale.
Lo scoramento di queste persone, che campano grazie a queste attività, non si ferma alle segnalazioni in merito alla loro ubicazione, ma si estende al concetto di diritto al lavoro e alla dovuta attenzione per chi, nel rispetto delle leggi, contribuisce all’economia e alla caratterizzazione della città: «[…]Appare inconcepibile che l’Amministrazione, invece che promuovere l’iniziativa privata dei suoi cittadini, fornendo le migliori chance agli stessi, ne decreti, con scelte discutibili, la morte commerciale, tollerando un esteso abusivismo, per di più nei siti da noi auspicati come naturale sede del mercatino estivo, per altro già adibiti a manifestazioni commerciali, come la fiera attualmente in corso al porto».
Amare anche le conclusioni, nelle quali l’urgenza viene definita drammatica, soprattutto per chi ha il diritto di esercitare dignitosamente il proprio lavoro, e dove si rileva come «anche una minoranza economicamente attiva contribuisca al benessere economico e culturale di una città».
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