Red
29 giugno 2005
Consiglio Comunale di Alghero Si discute di Urbanistica: caos in aula, manca il numero legale e l´assemblea è sospesa
Le lacerazioni che ha dato vita quest’ultimo Consiglio Comunale sono di quelle che non passano inosservate e in molti, tra i consiglieri di entrambi le parti, a fine serata erano piuttosto infuriati

ALGHERO – Duro colpo per la maggioranza. Nell’ultimo consiglio comunale è andata in scena la rivolta di alcuni consiglieri di centro-destra contro le delibere presentate dall’assessore all’Urbanistica Altea, di Fortza Paris. Soprattutto tra le fila proprio di Fortza Paris, ma anche Alleanza Nazionale si sono potute registrare alcune anime in pena per dei provvedimenti giudicati evidentemente impropri. L’urbanistica, si sa, ad Alghero è oramai da tempo un argomento delicato. E quando in aula approdano provvedimenti di tale materia è sintomatico lo scontro. Questo, spesso, anticipa e succede la creazione di nuove forme trasversali di maggioranza e opposizione. I tre punti all’ordine del giorno prevedevano alcune varianti e deroghe al Prg (che di fatto cambierebbero la destianzione d'uso dlle aeree) per la realizzazione di: due “punti di ristoro” da parte della Alma e l’altro della Ditta Elio Mario Ledda e dell’assegnazione alla ditta 2C (di proprietà del consigliere comunale di centro-sinistra Isio Camboni) di alcune aree, su terreni delle cooperative, per la realizzazione di appartamenti. Il dibattito sulla realizzazione dei “punti di ristoro” ha trovato fortemente contrari i consiglieri di centro-sinistra, in prima fila Scala dei Ds, che con vigore ha sottolineato che quello che si andava ad approvare era poco chiaro: «Il Turismo rurale deve nascere dove sorge già un fabbricato», continuando Scala ha spiegato che «questo immobile non deve essere di nuova fattura come invece accade in questo caso, dove non essendoci alcun fabbricato noi gli facciamo costruire un punto di ristoro che poi ovviamente verrà trasformato in turismo rurale». Ma oltre a questo Scala ha evidenziato un altro problema: la distanza tra questo tipo d’esercizio commerciale e i centri abitati: «questo punto dovrà sorgere a meno di 2 km da Fertilia dunque, se non sussistono tali distanze, cadono i presupposti che danno legittimità a queste attività». L’esponente dei Ds ha anche posto una domanda, «se questo è un esercizio adibito per 20 posti letto perché è stata realizzata una superficie di 400 mq per sala ristorante? Per chi è tutto questo spazio?». Per Scala si è calpestato il “Decreto Floris” che dava precise limitazioni in materia atte alla salvaguardia del territorio. Cherchi, prendendo la parola, ha affermato che questo è «il solito escamotage adottato da questa maggioranza per aggirare le norme». Ma è stato l’ex Sindaco Sechi ha calcare la mano: «Questa maniera di amministrare ci porta sempre al solito problema, la manza del Puc, non si può governare a colpi di deroghe e varianti!». Per il consigliere di Alghero Viva «questo è una maniera furbesca di amministrare, è troppo facile dire sempre di si, ma in questo caso la pratica andava bocciata, perché non si può trasformare un punto di ristoro in turismo rurale». Unica voce fuori dal coro dell’opposizione quella di Isio Camboni che ammettendo di trovarsi in difficoltà ha difeso comunque l’investimento privato annunciando di non trovarsi contrario alle delibere presentate da Altea, sui “punti ristoro”. Questo ha subito provocato uno scontro all’interno del centro-sinistra con un risentito Tilloca che ha detto: «qui si sta teorizzando l’illegalità, noi siamo per le regole sempre e continuo a dire che senza regole, tutti di destra e sinistra sono tentati dal privato a stravolgere il proprio territorio». Il voto delle due delibere, sui “punti ristoro”, ha messo a nudo tutta la pochezza della maggioranza: il primo punto ha visto 15 favorevoli, 1 contrario (Armani), e due astenuti (Polo e Camboni), nel secondo 13 favorevoli, due astenuti (Polo e Camboni e 1 contrario ( Armani). In entrambi i casi il numero legale risicato è stato raggiunto quasi per caso e per un errore strategico dell’opposizione. Ma con il terzo punto all’ordine del giorno è andato di scena il caos. L’Assessore Altea ha presentato la delibera riguardante la ditta 2C, Pirisi, il capogruppo di Fortza Paris, allarmato dal fuggi-fuggi generale e per cercare di riccompattare la maggioranza ha chiesto una pausa. Ma non c’è stato niente da fare. Al rientro i consiglieri in aula erano in totale otto, e dopo una verifica chiesta dall’Armani il numero legale è stato giudicato inesistente ed il Consiglio Comunale sospeso. Le lacerazioni che ha dato vita quest’ultimo dibattimento sono di quelle che non passano inosservate e in molti, tra i consiglieri di entrambi le parti, a fine serata erano piuttosto infuriati.
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