Vertenza Entrate, Patto di Stabilità, Trasporti e Continuità Territoriale, immediata approvazione della Legge Finanziaria Regionale, tra le priorità indicate per la Sardegna. Concordato un metodo di periodica verifica sugli impegni assunti
CAGLIARI - Si è svolto nei giorni scorsi un confronto che le Organizzazioni Regionali di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) con i rappresentanti e candidati delle varie formazioni politiche, che hanno richiesto di confrontarsi con i rappresentanti regionali delle imprese dell’artigianato, commercio, turismo, trasporti e servizi, in vista della imminente tornata elettorale. Negli incontri avuti con i vertici e candidati di Pd, Pdl, Scelta Civica con Monti, P'sdaz e Centro Democratico, i Dirigenti di Rete Imprese Italia – Sardegna hanno sottolineato il ruolo fondamentale delle piccole e medie imprese sarde con meno di 20 addetti, che sono il 98,5% del totale ed impegnano 275.000 addetti, il 73,5% degli occupati del settore privato.
La crisi che colpisce l’Italia – è stato affermato – è più diffusa e grave in Sardegna, dove cessano 27 imprese al giorno e dove i consumi sono calati del 4,7%, peggio che nel Sud (-4%) e nel resto del Paese. Ad avviso di Rete Imprese Italia – Sardegna, occorre – quindi – un impegno non più rinviabile nell’affrontare alcune priorità regionali, tra cui la definizione della Vertenza Entrate, l’attenuazione dei vincoli del Patto di Stabilità; la soluzione del nodo dei Trasporti e della Continuità Territoriale marittima ed aerea – che sancisca pari condizioni di accesso sia per i passeggeri che per le merci – e l’urgente approvazione della Legge Finanziaria regionale e del Bilancio, che razionalizzi la spesa e destini risorse a sostegno delle imprese e del lavoro.
A livello nazionale, nel presentare ai candidati il documento “Riflessioni e Proposte per le elezioni politiche 2013”, Rete Imprese Italia – Sardegna ha sollecitato provvedimenti urgenti, da avviare nei primi cento giorni, per la riduzione della pressione fiscale e la semplificazione degli adempimenti tributari ed amministrativi, il sostegno per l’accesso al credito e l’innovazione, nuove politiche per il lavoro, il turismo, infrastrutture ed energia, con particolare attenzione rivolta a sbloccare lo sviluppo del Mezzogiorno. Quello che, comunque, ha caratterizzato il confronto dei rappresentanti regionali di Rete Imprese Italia – Sardegna con i vari candidati, è stata l’annunciata determinazione di non concedere più sconti e di attivare un metodo di puntuale, verifica sul rispetto degli impegni assunti, di cui sarà dato conto alle imprese ed alla collettività, secondo criteri oggettivi e misurabili.
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