Consiglio comunale interamente dedicato al Puc quello di martedì sera a Palazzo ducale. «La Regione è in ritardo e non capiamo cosa stia facendo, se è contraria proponga le osservazioni da sottoporre al Comitato tecnico» ha rimarcato Ganau
SASSARI - Consiglio comunale interamente dedicato al Puc quello di martedì sera a Palazzo ducale. A chiedere informazioni sullo stato attuale del piano urbanistico, 18 consiglieri tra cui i "dissidenti" Piero Frau, Pier Paolo Panu e Giancarlo Rotella. «Il Puc è ancora all'attenzione della Regione per la verifica di coerenza» ha detto il sindaco Gianfranco Ganau rispondendo ai numerosi interventi dei consiglieri. «Spetta al comitato tecnico regionale dire se è coerente o meno». Al centro dell'attenzione la procedura di copianificazione e di mappatura dei beni identitari territoriali; carte che sono state inviate a Cagliari e in alcuni punti non condivise dalla Regione.
«Per quanto riguarda la copianificazione è già stata fatta dal Comune, dalla Regione e dalla Soprintendenza. La Regione è in ritardo e non capiamo cosa stia facendo. Se è contraria proponga le osservazioni da sottoporre al Comitato tecnico» ha rimarcato Ganau spiegando che il blocco del Puc riguarda anche gli altri comuni sardi. Una situazione di stallo non condivisa da Piero Frau e da altri consiglieri che nel corso dei loro interventi hanno criticato il modo in cui il sindaco e la giunta hanno affrontato il problema del Puc. «So che non siamo in regola e che i rapporti con la Regione si sono interrotti da marzo» ha detto Frau annunciando inoltre un incontro, venerdì a Cagliari, tra i dirigenti regionali e i tecnici comunali.
Il consigliere ha anche chiesto insieme ad altri rappresentanti dell'opposizione la pubblicazione del Piano. Una soluzione respinta dal sindaco perché se il Puc venisse pubblicato e in seguito non ci fosse il parere di coerenza, si potrebbe andare incontro a ricorsi e richieste di risarcimento. Una seconda alternativa secondo Frau, Panu e Rotella, potrebbe essere la revoca del Piano ma anche in questo caso è arrivato il no dal primo cittadino secondo cui significherebbe fare un passo indietro. Tra le soluzioni anche quella di Giancarlo Rotella che ha proposto di «convocare un consiglio comunale con le forze politiche e del territorio davanti alla Regione».
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