Antonio Sini
28 luglio 2005
Ad Alghero lo scontro politico si gioca sul Lungomare Dante
Bisogna avere il coraggio non di perorare il mercatino al Lungomare , ma suggerire un piano del commercio ambulante ad Alghero, che preveda un certo numero di postazioni al Lungomare Dante e in Via V. Emanuele, da concertare con le Associazioni di categoria della città

ALGHERO - Lo scontro politico ad Alghero si gioca sul… Lungomare Dante, con gli ambulanti. Coccolati da parte dall’opposizione, che per tempo si è accorta che il cavallo poteva essere vincente, il centro destra al governo della città lascia che sia l’Udc a gestirsi l’affare. Franco Simula brucia sulla graticola, attaccato in casa e fuori, da amici e nemici che puntano su di lui il dito accusatorio. Franco “sigaretta” che, lasciato lo scranno in Via Columbano, di commercio e ambulanti non se ne deve più occupare. Troppo bello lavarsi le mani oggi, dopo che la città intera si è accorta che quasi scientificamente il flusso dei passanti al Lungomare è stato by passato, a vantaggio di tutte le altre attività insistenti sui bastioni di Alghero e al porto. Un caso, può darsi! Ma la colpa non è di Franco Simula, le responsabilità sono politiche, di tutta la maggioranza di centro destra che governa la città, che ha voluto, perseguito e raggiunto l’obiettivo di spostare il mercatino degli ambulanti in Via V.Emanuale. Ma a tutti coloro che oggi perorano la causa del ritorno a “su connotu”, bisogna ricordare come si vivevano le notti pazze al Lungomare di Alghero. Altro che fare demagogia difendendo una trentina di ambulanti “ridotti alla fame”, tanto per dire qualcosa di sinistra! Il Lungomare nella sua specificità era stato stravolto, un accozzaglia di bancarelle variopinte, una miriade di cavi elettrici volanti, e orinatoi a cielo aperto (le scalinate), che invadevano l’area di olezzi inconfondibili mischiati a fumo, tanto. Aver voluto metter un po’di ordine a una specie di terra di nessuno, diciamo la verità è stato salutato con favore. Oggi che si vedono storture a svantaggio unico degli operatori commerciali del Lungomare, ci pare non si possa sottacere. Allora bisogna avere il coraggio non di perorare il mercatino al Lungomare , e basta, perché questa volta potrebbero essere i commercianti di V. Vittorio Emanuele a incatenarsi, ma suggerire un piano del commercio ambulante ad Alghero, che preveda un certo numero di postazioni al Lungomare Dante e in Via V. Emanuele. Perché lo sconcio che non si vede sott’occhio pare proprio non ci sia, invece basterebbe andare al tramontare del sole subito dopo l’ex passaggio a livello di San Giovani e qualcuno, se non lo ha già fatto, si meraviglierebbe, di come è fiorente in quel punto il commercio “terra terra”. Ma come si dice lontano dagli occhi…Allora si lascino da parte le spallate opportuniste, il nuovo assessore Piccinelli non cada in errore, non dovrebbe ripristinare ex novo la vecchia situazione rimossa dal Lungomare, ma dovrebbe concertare con le associazioni di categoria di Alghero una soluzione che non sia di mera facciata e tampone. Solo così si potrebbe riparare al danno cagionato ai commercianti del Lungomare che, non possono credere che le loro fortune siano legate agli ambulanti e alle loro bancarelle. Qua si tratta di prendere di petto una situazione che è stata gestita male sul nascere, buona solo nelle intenzioni. Chi gestisce la cosa ha il dovere di intervenire nell’interesse unico della collettività, e sarebbe bene, per tutti, apportare correttivi anche se suggeriti da parti politicamente avverse.
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