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M. S. 12 luglio 2003
Inquinamento, accerchiati da Sud a Nord!
Lungomare Dante, San Giovanni Lido e Fertilia sono ormai off limits. Una brutta gatta da pelare per la Giunta Tedde


Il tormentone di questa estate 2003, ovvero l´inquinamento delle acque del nostro litorale, sta sicuramente creando più di una preoccupazione alla giunta Tedde. Nello specchio d´acqua fronte a San Giovanni i campionamenti da parte degli operatori del P.M.P. (Presidio Multizonale di Prevenzione) continuano a ritmo incessante e con cadenza costante nel tempo, risultato che il tratto di mare antistante San Giovanni è interdetto alla balneazione, dall´incrocio dell´ex casello ferroviario parzialmente interdetto, 200 m. verso nord. Incriminato il depuratore ma non è proprio così. Sotto attenta osservazione lo sfioro in acqua nel retro della postazione della Finanza al porto, che da un ultimo controllo pare sia stato trovato in regola, ma sotto accusa è stato messo il canalone che riversa in acqua liquame di indubbia provenienza fognaria. La colpa è da attribuirsi all´allaccio effettuato da qualche temerario al canalone che doveva portare al mare solo acque bianche. Mi pare che la situazione debba essere presa per le corna: trovare il coraggio di mandare personale specializzato ad ispezionare il canalone, solo così si potrà uscire da una situazione allarmante che tutto sommato rende impotenti gli amministratori costretti a prendere decisioni drastiche, impopolari, che stanno intaccando l´immagine di Alghero. Ormai il tam tam dell´informazione è uscito dalle nostre mura, se ne sono occupati carta stampata e televisione, una vera disdetta per la più "grande industria" della nostra città. Fra le soluzioni possibili, si è pensato di aspirare con autospurgo il liquame che fuoriesce dal canalone, per tamponare l´emergenza. Questo però pare non sia possibile perché si dovrebbe ostruire la foce, chiudendola per permette ai mezzi meccanici di "pescare"liquame: creare una specie di fossa a cielo aperto. Se servisse!!
Nel frattempo si procede con solerzia ad accantierare il lungomare Garibaldi, secondo lotto. Onduline di lamiera chiudono il panorama e la visione meravigliosa del golfo di Alghero, addio tramonti, arrivederci a lavori conclusi. Ma la gran fretta sembra che si sposi con la voglia di nascondere "la vergogna", per dissuadere i bagnanti ad occupare la zona inquinata, poiché in questa vige il divieto di "accesso" ai non addetti ai lavori.
Ma ora i cartelli hanno raggiunto anche Fertilia, uno posizionato sulla scogliera retro molo di sopraflutto, un altro (vedi foto) nella "baia delle foche", in uno specchio d´acqua meraviglioso e frequentatissimo, " a fini cautelativi", ( Ordinanza Sindacale n° 160 del 1977, ma… allora l´attuale Sindaco non ne sa niente, se è vecchia di sei anni!!). Se è stato appurato che liquame esce dalla stazione di pompaggio retro distributore di benzina, e si versa nello stagno del Calick (ma non è stata ancora resa nota alcuna soluzione), cosa inquina il tratto di scogliera che va dalla rotonda e interessa tutto il Lungomare Rovigno a mare? Chi ci rispondera?
Commenti
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Il cantiere ormai abbandonato oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti. Langella: una vera e propria bomba ecologica nel quartiere di Sant´Agostino. L´appello: la città non è fatta solo di centro storico
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