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Red 19 giugno 2013
«Fiera, offesi gli operatori»
In linea con quanto accaduto gli anni passati, è polemica ad Alghero all´indomani della decisione di autorizzare la fiera-mercato sul Lungomare per nove giorni. Nota congiunta dei rappresentanti di categoria contro assessorato alle attività produttive e amministrazione


ALGHERO - Nuove polemiche ad Alghero in occasione dell'inaugurazione della mostra-mercato fieristica sul Lungomare Barcellona, che aprirà i battenti dal 22 al 30 giugno, con 45 stands annunciati. In linea con quanto accaduto nel passato, Confcommercio, Confartigianato e i Consorzi Riviera del Corallo, Città Alghero Compagnia d’Impresa e Alghero in Centro, interpretando le proteste provenienti da parte di numerosi operatori cittadini, parlano di scelta incomprensibile, aprendo così un pericoloso strappo istituzionale con l'assessorato alle attività produttive retto dall'assessore Cardi e l'amministrazione comunale.

«Nei prossimi giorni il Lungomare Barcellona ospiterà per 9 giornate una manifestazione il cui principale aspetto sarà costituito dai numerosi spazi attrezzati per la vendita e la somministrazione di prodotti - per lo più già presenti sul mercato algherese – creando in tal modo non solo inutili duplicazioni dell’offerta ma fruendo anche degli innegabili vantaggi derivanti dall’ubicazione e dal contestuale svolgimento, nell’area adiacente, della manifestazione legata ai Fuochi di San Giovanni» denunciano con una nota congiunta le organizzazioni di categoria che ad Alghero racchiudono più di mille partite Iva.

«Questo fatto, aldilà delle valutazioni circa la formula di tale “fiera-mercato”, costituisce un’offesa agli operatori cittadini» precisano i commercianti, sottolineando come la stessa Amministrazione avesse in più occasioni ribadito che tale manifestazione nel 2013 si sarebbe svolta con una diversa articolazione spazio-temporale: (moduli di tre giornate in ubicazioni cittadine diverse) e per la vendita/somministrazione esclusivamente di produzioni tipiche regionali. «Una diversa formula concordata con l’Amministrazione nel corso di numerosi incontri tenutisi presso l’Assessorato alle Attività Produttive alla presenza dell’Assessore Cardi ed in talune occasioni anche del Sindaco, che trovava giustificazione nell’esigenza di attribuire una precisa funzione a simili manifestazioni su aree pubbliche» precisano i presidenti di categoria.

«Poiché l’Amministrazione Comunale ha concordato pienamente con tale impostazione - attaccano Cadeddu, Piras, Visconti, Daccò e Piras - appare incomprensibile come possa essere stato autorizzato, ancora una volta, lo svolgimento di tale manifestazione con una formula già ritenuta incompatibile, posto che un’area pubblica della città continua ad essere messa a disposizione di pochi che, peraltro, ne traggono un innegabile ingiustificato vantaggio». I delegati di categoria non comprendono le motivazioni che hanno portato l’Amministrazione ad optare per soluzioni che prevedono l’assegnazione diretta ad esclusivo vantaggio di pochi ed al di fuori dei canoni di tipicità regionale, qualificazione e specializzazione dell’offerta presente negli spazi che, eventualmente, avrebbero potuto giustificare tale scelta.

Foto d'archivio
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